Skip to main content

Diciamo no ai no-tav

Luca Abbà non è in pericolo di vita e questa è decisamente una buona notizia. Detto questo, con piacere e con convinzione, con la stessa fermezza ci sentiamo di dire “Basta!”. Sono anni ormai che i professionisti della No-Tav esprimono il loro dissenso. Il governo, i governi che si sono succeduti, hanno ascoltato, aspettato, rinviato, modificato. Ora il tempo è scaduto.
 
La decisione è stata presa e non può che essere confermata. Non si tratta di mortificare le legittime istanze dei (pochissimi) cittadini coinvolti dalla opera ma di esaltare l’interesse nazionale. Nella nostra Italia, per troppo tempo e per troppi casi, pochi e organizzati hanno prevalso sulla maggioranza. Lo sviluppo e la crescita sono stati frenati non solo dalle ruberie dei partiti ma anche e soprattutto della loro incapacità di decidere.
 
Adesso, Mario Monti ed i suoi ministri possono dare, stanno dando, un esempio di come dovrebbe comportarsi chi ha responsabilità pubbliche. Certo, restano gli innumerevoli amministratori locali e soggetti “terzi” che a vario titolo bloccano investimenti e processi di modernizzazione.
 
Il governo però sembra che ci sia ed è un’altra eccellente notizia. Dopo aver deciso (in negativo) sulle Olimpiadi, ora tocca (in positivo) alla Tav. Decidere, andare avanti, investire, crescere. Questo è quello che ci aspettiamo. Ai No-Tav e a tutti i professionisti del No, diciamo “Grazie, la festa è finita”.


×

Iscriviti alla newsletter