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Financial Times: “The Italian Job”

Il tema del lavoro oltrepassa i confini del nostro Paese e giunge sulle pagine del Financial Times.
Il quototidiano dedica un editoriale alla questione italiana facendo ricorso a uno di quei giochi di parole tanto cari alla stampa britannica: “The Italian Job”, titolo che  richiaman un celebre film del 1969 che tradotto letteralmente significa “il lavoro italiano”.
 
E secondo il Financial Times, sulla riforma del mercato del lavoro, il presidente del Consiglio Mario Monti “non può permettersi timidezze”. Il quotidiano fornisce un resoconto della situazione, parlando del dualismo del mercato in cui a fronte delle tutele che riguardano le fasce di età più avanzate ci sono “milioni di precari”.
Non solo è iniquo, ma è anche inefficiente perché “spesso costringe le imprese a tenersi lavoratori meno produttivi lasciandole incapaci di offrire posizioni permanenti a quelli più giovani e talentuosi”, sostiene il quotidiano.
 
“Monti dovrebbe intervenire sull´abuso di contratti atipici e al tempo stesso facilitare i licenziamenti”, concedendo ai sindacati un rafforzamento della rete di protezione sociale. Tuttavia i giochi politici attorno alla vicenda non sono semplici.
Sono ostili i sindacati e i partiti di centro sinistra che sostengono il governo. “E con la crisi che si attenua, diventa più facile per il Parlamento resistere”.
 
“Ma il premier non può permettersi timidezze. Gli investitori stanno guardando da vicino la riforma del mercato del lavoro, così come lo fanno i giovani. Monti ha una opportunità unica di intervenire su una delle cause più profonde della debolezza economica dell´Italia – conclude il Ft – non deve sprecarla”.


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