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Grande coalizione? Così reagiscono i politici

Le affermazioni di Berlusconi sulla possibilità di una grande coalizione per il 2013, scatenano le dichiarazioni della politica.
 
Secondo Lorenzo Cesa, segretario dell´Unione di Centro, “sarebbe un bene per Italia andare avanti con una grande coalizione. Non credo che i problemi del Paese si possano risolvere in pochi mesi”. Parlando a SKyTg24, l´esponente dell´Udc ha spiegato che “si sta lavorando molto sulle riforme istituzionali e sulla legge elettorale prevedendo una riforma proporzionale che permetta a ognuno di presentarsi dicendo cose chiare agli elettori, senza vincoli di coalizione.
 
C’è anche chi ritiene che “dire oggi sì o no alla grande coalizione” non sia corretto. “È difficile pensare ad una coalizione, ad esempio, con Scilipoti che ha rappresentato il simbolo di una politica che noi non vogliamo. Prima facciamo la legge elettorale, i partiti presenteranno il proprio progetto politico e poi si vedrà”, ha affermato il parlamentare Pd Francesco Boccia, ospite di T com24 Mediaset “Berlusconi – ha detto ancora Boccia- dimostra di non essere uscito dal campo di gioco: la sua è stata una mossa astuta. Capiremo solo nelle prossime settimane se la sua è davvero una proposta politica”
 
Per Gasparri, capogruppo del Pdl, l´ipotesi di un prossimo governo retto da Pdl, Pd e Terzo Polo, è praticabile solo in caso di pareggio alle urne. “I governi tecnici o le grandi coalizioni si fanno solo in caso di emergenze economiche, come quella attuale, o di un risultato di pareggio scaturito dalle urne, come avvenne nel 2006, quando Berlusconi fece notare a Prodi che non aveva vinto e che non avrebbe potuto governare”. Insomma, per Gasparri è presto per parlare di grandi coalizioni per il dopo-Monti.
 
Una presa di posizione contro un governo di larga coalizione per la prossima legislatura, giunge dal presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto: “ci sembra che ad oggi la situazione per ciò che riguarda la prospettiva politica successiva al 2013 è di tipo bipolare” e “ad essa bisogna che sia il Pdl sia l´Udc-Terzo Polo si attrezzino”.
Cicchitto sottolinea che “il discorso di Berlusconi è valido per l´immediato nel senso che, al di là delle definizioni nominalistiche, il Pdl e il Pd devono oggi esprimere un impegno parlamentare per sostenere il governo Monti.
 
Qualcuno teme per il ruolo dei partiti: “Una grande coalizione nel 2013 sarebbe una sconfitta della democrazia” e dimostrerebbe la “rassegnazione dei partiti alla loro incapacità di governare”, ha detto il capogruppo dell´Idv, Massimo Donadi, conversando con i cronisti alla Camera.
 
Intervistato da La7, Fausto Bertinotti fa le sue previsioni: “Non sono bravo nelle previsioni ma ne azzardo una: che alle elezioni del 2013 non si vota con i partiti che c´erano prima dell´esperienza Monti. L´esperienza di Monti cambierà la geografia politica del Paese. Secondo me e´ nelle corde del Governo Monti la costruzione di un grande centro”.
 
E sulle accuse alla stampa da parte di Berlusconi, di aver forzato le sua parole, Felice Belisario, presidente dei senatori dell´Italia dei Valori, dichiara: “Tipico di chi lancia il sasso e nasconde la mano, puntualmente Berlusconi accusa i giornalisti di aver travisato e forzato le sue dichiarazioni che lui stesso definisce: ´cauta risposta sulla grande coalizione”.
“Berlusconi – prosegue – è ormai un leader in pensione, con un consenso popolare in calo continuo, ed è chiaro che continua a fare il gioco delle tre carte per scegliere alla fine quella più conveniente. Speriamo che il Pd mantenga la linea chiara di restare sempre alternativo alle destre, senza cadere nel tranello dei minestroni”.
“Il teatrino della politica ci riserverà sicuramente altri colpi di scena. I cittadini – conclude Belisario – sono stufi dei soliti tatticismi e chiedono trasparenza per conoscere, prima del voto, programma, coalizioni e leader”.


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