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Il Casinum, la nuova legge elettorale secondo ABC

Come si chiamerà la nuova legge elettorale proposta ieri dal trio ABC (Alfano, Bersani, Casini)? La rete sembra ormai averla ribattezzata “Casinum”. Il copyright è del leghista Gianluca Pini, sia per il riferimento al leader dell’Udc che per il fatto che la proposta di riforma sta generando molta confusione e polemiche.
 
Come funziona
Il modello verso il quale ci si muove è, secondo La Russa, un “tedesco bipolarizzato”.
I principi concordati enunciati ieri sono infatti: la restituzione ai cittadini del potere di scelta dei parlamentari (nei collegi, senza quindi un ritorno alle preferenze), un sistema non più fondato sull´obbligo di coalizione, una soglia di sbarramento, il diritto di tribuna, cioè l’ospitalità nelle liste dei partiti maggiori e l´indicazione del candidato premier.
 
Le reazioni politiche
Anche i politici si sono sbizzarriti oggi a rinominare la riforma della legge elettorale proposta ieri.
Arturo Parisi ha chiarito a Tgcom24: “Questo accordo elettorale è un imbroglio, è un viaggio indietro nel tempo; la maggior parte degli eletti sarà scelto dalle segreterie dei partiti, questo è un porcellinum. Un imbroglio perché i sottoscrittori dell`accordo, quelli che sembrano voler camminare d`amore e d`accordo insieme non si rendono conto che stanno intraprendendo un viaggio all`indietro.
Anche l`indicazione del candidato premier è un ulteriore imbroglio, una promessa di qualcosa che non si può fare. Sarebbe più onesto dire di essersi sbagliati, che si stava meglio quando si stava peggio. Sarebbe meglio dire che era meglio la prima repubblica”.
“Sento ingrossarsi le fila dell`antipolitica – ha aggiunto – e di coloro che si allontanano dalla politica. La realtà è che il vertice del Pd, ovvero Violante per conto di D`Alema e Bersani, hanno intrapreso questo viaggio a ritroso, hanno fatto l`accordo con gli altri e poi lo sottoporranno all`assemblea a cosa fatta non lasciando alternativa al plebiscito. Mi chiedo se i dirigenti non debbano tornare ai loro vecchi partiti”.
 
Massimo Donadi dal suo blog la definisce “bordellum”: “Questa riforma è una truffa elettorale e andrà a finire che, dopo il porcellum, avremo il bordellum. Una legge che ha un unico scopo: le mani libere per i partiti.
Finisce il bipolarismo, ogni partito si presenterà con il proprio simbolo e toglierà ai cittadini italiani anche quello che avevano prima e cioè la possibilità di sapere, prima del voto e non di scoprirlo il giorno dopo, quale sarà programma, coalizione e candidato premier”. E` quanto ha detto, in una video intervista pubblicata sul suo blog, il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi, commentando l´intesa di massima sulla riforma elettorale raggiunta ieri tra i partiti di maggioranza.
 
La reazione della rete
Il problema più sentito sembra essere quello delle preferenze. La bozza non prevede la possibilità di scegliere il proprio candidato, ma saranno le segreterie dei partiti a decidere chi entrerà in Parlamento. “Ecco che il solco tra cittadini e politica continua ad aumentare”, sottolinea Michele. Luca: “Credo che con questa nuova legge elettorale l´astensione aumenterà ancora”.
Seconda questione, le alleanze. Votare al buio un partito, senza sapere con chi eventualmente si alleerà il giorno dopo le elezioni, non sembra gradito a nessuno. “È peggio delle Prima Repubblica. Perché lì, almeno, c´era il proporzionale puro, che è la forma più democratica che ci sia”, spiega Giacomo. Infine, quello sbarramento che dovrebbe essere fissato al 4 o 5%: “Stritoleranno definitivamente ogni dissenso, lasciando milioni di cittadini senza rappresentanza”, scrive Alessandro.


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