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Maroni: “Lega e Pdl? Pace nel 2013”

In un’intervista rilasciata al quotidiano Libero, Roberto Maroni, ex ministro dell´interno considerato ormai rivale del leader leghista Bossi chiarisce la sua posizione e quella del partito: “Bossi forever, ma Umberto, sia chiaro” precisa Maroni, “Tosi sindaco, e con la sua lista, è un punto di forza per la Lega e l`accordo si troverà”.
 
Su Davide Boni a Milano Maroni dice che “la magistratura ha preso un abbaglio clamoroso”. Mentre non si risparmia sul governo Monti  e sottolinea che è “un governo di tassassini, come ha scritto Libero”, e che in politica estera “commette un errore al giorno ed è pericoloso”, come è pericoloso “lo strapotere di un esecutivo sovranazionale che a colpi di fiducia distrugge il Parlamento e il rapporto con gli elettori”. Tuttavia Maroni confida nel fatto che il Pdl di Alfano, con il quale è in stretto contatto, si liberi del fardello dell`appoggio a Monti.
 
Maroni, seppur non esaltandola, rivendica la solitudine della Laga, ricordando che “Silvio Berlusconi mi ha lasciato la più ampia libertà di lavoro e di scelte come ministro, non rinnego un solo giorno di quell`alleanza”, ma è un ciclo politico terminato.
 
“Nessuno sottolinea con la dovuta forza – dice ancora Maroni nell´intervista – che su dodici decreti presentati dal governo per undici è stata messa la fiducia; ora un governo che ha il 90 per cento di maggioranza in Parlamento perché mette la fiducia impedendo al Parlamento ogni discussione, ogni valutazione sugli emendamenti? È il commissariamento delle istituzioni, del parlamento, dei partiti, di tutto. C`è l`esecutivo che fa le leggi. A questo sistema che io credo non abbia precedenti nella storia della Repubblica italiana, cioè di un parlamento annichilito, io mi sarei aspettato una qualche reazione, invece nessuno dice niente ed è coerente al progetto di cancellare la politica.
 
La Lega è l`unico partito che alza la voce perché noi siamo difensori della democrazia ed è questo che io imputo principalmente al Pdl, non tanto e non solo l`approvazione di norme sbagliate come la reintroduzione dell`Ici, la tesoreria, lo svuota carceri, ma il non rendersi conto, il non voler rendersi conto, che in questa situazione c`è un rischio vero di eliminazione degli spazi della democrazia parlamentare. Finché c`è questa condizione quindi noi non possiamo che starcene da soli, ma io sono ottimista. Il governo sta esagerando, la macelleria sociale sembra non finire mai, sono, come ha scritto Libero, dei tassassini, e quanto al Pdl confido nel cavallo di razza che si sta dimostrando Angelino Alfano e nel potere che progressivamente Silvio Berlusconi gli sta lasciando”.


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