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No-Tav, oggi il vertice del governo. Abbà fuori pericolo

È fuori pericolo di vita Luca Abbà, il militante No Tav precipitato lo scorso lunedì da un traliccio dell´alta tensione, nel corso di un´azione dimostrativa contro l´allargamento del cantiere della Torino-Lione. Lo ha assicurato Maurizio Berardino, direttore del Dipartimento di emergenza del Cto di Torino. Abbà attualmente è stato sottoposto a un intervento chirurgico sulle fasce muscolari.
 
La situazione
E´ stata riaperta l´autostrada A32, dopo l´occupazione di 3 ore, ieri sera, ad opera di un migliaio di No Tav. Secondo quanto riferisce la Questura di Torino sono stati diversi i danneggiamenti in due gallerie dell´Autofrejus, la Prapontin e la Giaglione.
Il clima in Valle di Susa è ancora molto teso e cortei e blocchi degli attivisti in solidarietà agli attivisti piemontesi si sono estesi in molte città italiane, da Palermo a Milano. Ieri nel corso dell´occupazione dell´autostrada A32 i manifestanti hanno intimidito le troupe televisive, che non hanno girato alcuna immagine.
Mentre un operatore del Tg3 nazionale è stato aggredito. L´episodio è avvenuto vicino alla galleria Prapontin, verso la fine della manifestazione.
 
Vertice con Monti
Il Presidente del Consiglio Mario Monti – informa una nota di P. Chigi – ha convocato per oggi pomeriggio a Palazzo Chigi, al suo rientro da Bruxelles dove si trova per il Consiglio europeo, una riunione sui lavori per l´asse ferroviario Tav Torino-Lione, per verificarne lo stato di avanzamento nelle necessarie misure di sicurezza. Alla riunione parteciperanno il Ministro dell´Interno Anna Maria Cancellieri, il Ministro dello Sviluppo Economico, Trasporti e Infrastrutture Corrado Passera, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Antonio Catricalà e il Commissario straordinario di governo Mario Virano.
 
Il manifestante “pecorella” da Santoro
Ieri Servizio Pubblico, la trasmissione di Michele Santoro, ha dato spazio all’attivista No-Tav che in un video apparso su Corriere tv provocava un carabiniere immobile apostrofandolo “pecorella”. “Insultavo perché avevo paura”, ha spiegato Marco Bruno, questo il suo nome, durante la trasmissione di Michele Santoro.
 
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