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Pisapia e l’appoggio a #Salvaiciclisti: Europa a misura di bici

Nell’ultimo mese, solo in Italia, sono morte due persone investite mentre andavano in bicicletta. Una a Roma e l’altra a Firenze. Quelle che sono finite in ospedale con ferite lieve o gravi non si riescono a contare. Anche se è la caratteristica di alcune capitali europee, pedalare nelle città italiane sembra essere un rischio, a volte mortale. Non a caso i ciclisti romani sono soltanto lo 0,4% della popolazione. Ma in generale la tendenza bike aumenta. Legambiente e Irp Marketing hanno fatto i calcoli e, mentre nel 2001 soltanto il 2,9% della popolazione usava la bicicletta per muoversi in città, nel 2011 la percentuale è tre volte più alta, al 9%. Ciò significa che circa cinque milioni di italiani usano la bici come mezzo di trasporto.
 
Kaia Burgess, giornalista del Times, ha lanciato la campagna #Salvaiciclisti, con forte risonanza internazionale. La pubblicazione è partita a febbraio raccontando la nascita e gli sviluppi del movimento per la sicurezza di chi si muove in bicicletta nelle città europee e ha chiesto l’adesione dei parlamentari per l´adeguamento delle città europee a misura di ruota (di bicicletta. naturalmente).
 
A Londra c’è stato un importante dibattito in Parlamento, con il sostegno del primo ministro (che si muove a due ruote con la sua scorta) e si è riuscito ad installare specchi ai semafori nella capitale. In Italia la campagna ha raccolta l’appoggio di 60 parlamentari. Il sindaco Giuliano Pisapia ha lanciato questo venerdì un’iniziativa su Twitter: “Se poteste dire agli automobilisti di #Milano una frase #salvaiciclisti (3 righe,16 caratteri l´una) cosa direste? Proposte: #bikewrite”.
 
r.m.


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