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“Super Tuesday”, i repubblicani al voto

Sono iniziate le operazioni di voto per il Supermartedì delle primarie repubblicane. Le prime urne sono in Ohio, stato che si configura come luogo chiave nel duello tra gli aspiranti repubblicani alla Casa Bianca e in particolare per i due frontmen, Mitt Romney e Rick Santorum che proprio qui i sondaggi danno testa a testa.
 
Al voto ci sono dieci stati: 437 i delegati da assegnare, quattro i candidati in corsa. Dall´Idaho al Massachusetts, dal North Dakota alla Georgia, gli Stati Uniti andranno al voto questo martedì per scegliere lo sfidante di Barack Obama alla Casa Bianca. E se si considera che saranno assegnati più delegati in una sera di quanti ne siano stati messi in palio finora, si comprende l´importanza del “Super Tuesday” nella corsa alla nomination repubblicana.
 
Dieci stati, quattro di particolare importanza. L´Ohio (66 delegati), “Swing state” del Midwest, dove 8 elettori su 10 guadagnano al massimo 100.000 dollari all´anno. Dovrebbe essere terra di Rick Santorum, il vero sfidante di Mitt Romney: se l´ex senatore della Pennsylvania riuscirà a vincere, potrebbe seriamente presentarsi come la vera alternativa conservatrice a Obama; i sondaggi li danno sostanzialmente in parità.
 
Uno stato dove Santorum non dovrebbe avere problemi a vincere è l´Oklahoma (43 delegati), uno dei più conservatori del Paese; Romney non vi ha praticamente fatto campagna elettorale. Altro stato favorevole a Santorum sarà il Tennessee (58 delegati), dove c´è un elettorato molto religioso (quasi sette elettori su dieci vanno a messa una volta alla settimana); un uomo del Sud come Newt Gingrich potrebbe essere la sorpresa. Poi c´è la Georgia (76 delegati), dove è nato Gingrich: se non vince qui, non vince da nessuna parte; Romney dovrebbe arrivare secondo, grazie ai voti dell´area di Atlanta, zona più moderata.
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