Alle 9 e 51 di questa mattina l’agenzia Ansa scrive: “Nella vicenda all´interno della quale sono scattate nuove accuse per Valter Lavitola è stato emesso anche un ordine di custodia cautelare in carcere nei confronti del senatore del Pdl Sergio De Gregorio. Il provvedimento è stato trasmesso al Senato per l´autorizzazione all´esecuzione”. Il problema? Alle 10 e 30 – nel momento in cui la redazione di Formiche.net ha contattato De Gregorio per avere informazioni in merito alla questione – al parlamentare azzurro ancora non era stata notificata l’ordinanza.
È lo stesso De Gregorio a confermarlo: “A me non è stato notificato ancora nulla. Mi è arrivata soltanto una richiesta di ordinanza per i domiciliari”.
Secondo le agenzie l’ordinanza è per una custodia cautelare in carcere. Possibile che la notizia sia arrivata prima alla stampa che a lei, il diretto interessato?
Vede, in Italia funziona così non è la prima volta.
A lei era già capitato?
Tutte le volte che sono stato avvisato di un’ordinanza, delle varie richieste cautelari e di tutte le decisioni prese dai tribunali, queste mi sono state sempre annunciate prima dalla stampa e solo dopo mi sono state notificate dall’ ufficiale giudiziario. Il fatto è che di questo problema non se ne occupa nessuno.
Appena appresa la notizia della sua iscrizione tra gli indagati, nel febbraio scorso, ha detto che avrebbe rinunciato subito alle sue “prerogative da parlamentare”. Il questo caso però sarà il Senato a decidere la sua sorte, giusto?
Certo, se ne discuterà in Senato alla Giunta per le Autorizzazioni. Comunque credo che sia molto fumus persecutionis.
