Nel 1993 trentuno milioni di italiani votarono sì al referendum per l´abolizione del finanziamento ai partiti. Eppure dal 1994 a oggi, a questi ultimi sono stati erogati ben 2,3 miliardi di euro sotto forma di “rimborsi”.
Lo rivela un documento, elaborato dai Radicali sulla base dell´elenco delle Gazzette Ufficiali in cui vengono svelati, voce per voce, gli incassi ricevuti dalle diverse formazioni.
Secondo il conteggio, dei 2,3 miliardi di euro, 580 milioni sono stati giustificati alla voce “spese elettorali documentate”: che fine hanno fatto dunque i restanti 1.700 milioni di euro? Nella cassaforte della partitocrazia, affermano Pannella&C.: un bottino di cui “ci si deve occupare se si vuole una vera riforma che riporti i partiti all´interno della democrazia e nel cuore dei cittadini”.
Per tale ragione, il deputato radicale Maurizio Turco è pronto a presentare una legge per istituire una Commissione d´inchiesta che faccia luce su questa differenza, e come spiega Mario Staderini, segretario dei Radicali, “sulle ragioni per le quali nessuna istituzione fino ad oggi ha resto questi dati accessibili e fruibili all´opinione pubblica”.
f.a.
