Beppe Grillo continua a colpire, questa volta da Palermo. Ieri pomeriggio il comico genovese è sceso nel capoluogo siciliano per presentare ai cittadini il candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle, Riccardo Nuti, e come sempre accade nei suoi comizi non ha risparmiato nessuno. Dai politici, definiti “morti ormai liquefatti in una diarrea politica e in centinaia di liste civiche”, ai giornalisti, accusati di un atteggiamento troppo remissivo nei confronti del potere.
“I politici lasciateli sfogare, sono ragazzi – ha detto ironicamente Grillo -. Quando rimarranno senza televisioni, senza giornali e senza i poliziotti che si iscrivono di nascosto al Movimento 5 Stelle perché sono ormai stanchi di far da scorta a politici che non fanno più bunga bunga ma burlesque, allora saranno costretti a confrontarsi con i cittadini. Quando avremo i nomi di chi ha sottoscritto lo scudo fiscale, faremo un piccolo processo per decidere a quali tipi di lavori socialmente utili condannarli. Vogliamo i nomi di chi sta portando la società al macello. Non ci sarà nessuna rappresaglia”.
Beppe Grillo non ha risparmiato il governo, che in questi mesi non ha saputo fermare il continuo aumento del debito pubblico: “Un quarto del nostro stipendio – ha detto – va a pagare un debito che aumenta sempre. Un Governo di transizione doveva diminuire il debito. Fermarlo. Mettere un tetto alle pensioni e far confluire quei soldi in un fondo per i giovani”.
E ricorrendo ad un paragone piuttosto forte, il leader dei grillini ha aggiunto: “La mafia non ha mai strangolato il proprio cliente – ha proseguito – la mafia prende il pizzo al 10%. Qui siamo nella mafia che ha preso un´altra dimensione, strangola la propria vittima”
v.c.