Per il sesto anno consecutivo Perugia torna ad essere la capitale del giornalismo. È partita ieri la VI edizione del Festival Internazionale, la kermesse ideata da Arianna Ciccone e Christopher Potter, che fino a domenica proporrà oltre 200 eventi a ingresso libero, con più di 450 speaker da tutto il mondo e 200 volontari provenienti da 27 paesi, per discutere di attualità e problemi dell’informazione.
Nata come un momento di riflessione sullo stato attuale della professione giornalistica, la manifestazione perugina si concentra soprattutto sulle evoluzioni di un mondo che sta cambiando velocemente in seguito all’avvento del digitale e allo sviluppo delle tecnologie del web 2.0.
Tra i temi al centro di questa edizione troverete soprattutto i nuovi media e l’influenza dei social network sull’informazione. La maggior parte delle testate giornalistiche ha compreso da tempo il potere dei social media nell´orientare il pubblico. Segno di ciò i numerosi account Twitter e le pagine Facebook. La maggior parte, tuttavia, non li usa ancora in modo efficiente.
Di questo si parlerà ad esempio il 27 aprile con Andy Carvin della National Public Radio american, definito dalla Columbia Journalism Review come il “migliore account Twitter del mondo”. Carvin, dopo l´introduzione del direttore di Wired, Carlo Antonelli, terrà un keynote speech intitolato: “Twittando la primavera araba: catturare la Storia, 140 caratteri alla volta”.
E quello stesso giorno dalle 9.30 alle 10.30 si discuterà anche della situazione italiana in un incontro dal titolo “Giornali su Facebook e giornalisti su Twitter: la situazione italiana”. Due inedite analisi saranno al centro della discussione. La prima analizzerà le strategie dei giornali su Facebook, mentre l´altra mostrerà l´uso che i singoli giornalisti fanno di Twitter. Quali scenari d´uso aprono i due social media? Quali i vantaggi per i giornali e il giornalismo?
Un workshop “Costruire un pubblico e creare una community usando i social media” permetterà poi di scoprire le innumerevoli potenzialità dei social media, non solo come una fonte di informazione o un canale di diffusione, ma come iniziative per costruire community e creare sentimenti di appartenenza, per interagire con il pubblico esistente ed entrare in connessione con i nuovi utenti.
