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Il Pulitzer 2012 premia il giornalismo online

Il premio Pulitzer quest’anno fa largo all’online, riflettendo nella scelta dei vincitori l`evoluzione che sta vivendo il giornalismo.
Il riconoscimento sul reporting nazionale, uno dei più importanti, è stato assegnato infatti al super blog Huffington Post, fondato nel 2005 da Arianna Huffington e in breve diventato uno dei siti più seguiti del mondo, che per la prima volta è apparso  tra i vincitori. Ma sul podio ritroviamo anche Politico, un quotidiano noto soprattutto per la versione online, che è stato premiato per le vignette satiriche del disegnatore Matt Wuerker.
 
Il giornalista dell`Huffington Post che ha ricevuto il riconoscimento è stato David Wood, per i report sulle difficoltà che devono affrontare i veterani reduci dei conflitti in Afghanistan e Iraq. Ma tra i vincitori non mancano i reporter dei quotidiani tradizionali. Il New York Times, per esempio, ha vinto il premio per il giornalismo internazionale con i reportage dall`Africa di Jeffrey Gettleman e un altro riconoscimento per le inchieste sulla crisi di David Kocieniewski.
 
Altra importante novità del Pulitzer 2012 è che diverse categorie sono rimaste senza vincitore. A sorprendere soprattutto la mancanza di una medaglia per la categoria narrativa, cosa che non accadeva da 35 anni. La giuria, che ha assegnato questo tipo di premio per la prima volta nel 1917, non ha ritenuto opportuno conferire l`onorificenza.
 
Tra gli altri vincitori, il quotidiano dell`Alabama Tuscaloosa News ha ricevuto il premio per la categoria breaking news e Sara Ganim del Patriot-News Staff è stata premiata per la copertura locale sullo scandalo degli abusi sessuali alla Penn State University. Premiati per il giornalismo investigativo, invece, quattro giornalisti di Associated Press e due del Seattles Times.
 
Il premio per la fotografia breaking news, infine, è andato a Massoud Hossaini, fotografo 31enne dell`agenzia Agence France-Presse.
La foto premiata ritrae una bambina urlante in mezzo ai corpi insanguinati. Lo scatto del fotografo afgano Massoud Hossaini proviene da un attentato a Kabul dello scorso dicembre. Un riconoscimento che va anche alla agenzia France Presse, per cui Hossaini lavora: è il primo Pulitzer dell´agenzia francese. La giuria ha dichiarato che si tratta di una foto “lacerante”. Una foto “semplice, affascinante, che rimane nel cuore” per il responsabile del premio, Sig Gissler.
Ma è anche il primo Pulitzer mai vinto da un afgano e Massoud Hossaini se ne è detto “estremamente felice: sono onorato di essere un afgano che rende testimonianza della vita e dei momenti difficili a cui si fa fronte qui. So che chi vedrà la foto penserà per prima cosa al fotografo, ma spero davvero che non dimenticheranno la sofferenze del popolo dell´Afghanistan”.
 
Hossaini che lavora nell´ufficio di Kabul dell´agenzia di stampa stava seguendo una processione sciita il 6 dicembre quando un kamikaze si è fatto esplodere in mezzo a centinaia di persone.
L´attentato uccise quasi 70 persone, il più sanguinoso in Afghanistan dopo un attacco all´ambasciata dell´India nel luglio 2008. “Ho visto una bambina di dodici anni, Tarana, tutta insanguinata, che non sapeva che fare e singhiozzava…” La stessa fotografia era già valsa a Hossaini lo scorso febbraio il secondo premio del World Press Photo Award 2011.
 
 
v.c.
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