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La Lega spiona e il dossier su Maroni

Un dossier “ridicolo”, dove vengono riportate “cose inventate e inverosimili”. Così giudica Roberto Maroni ,quello ordinato su di lui, secondo fonti di stampa, dall´ex tesoriere della Lega. 
È Belsito in persona a confermarle lo scoop a Panorama. Circa tre mesi fa,  l´ex tesoriere del partito aveva infatti arruolato due investigatori privati  sulle tracce dell’ex ministro dell’Interno e raccolto un dossier nel tentavo di screditare Roberto Maroni.
 
“La cosa più grave è che sembra sia stato pagato dal partito , sottolinea Maroni in una conferenza stampa alla Camera, il quale ha ritenuto tutto gravissimo “che l´ex ministro dell´Interno sia stato oggetto di attività di dossieraggio”. E “non un tentato” spionaggio ma della realizzazione di un vero e proprio dossier “che io ho visto”.
“E ancora più grave sarebbe se qualcun altro della Lega sapeva o abbia autorizzato o fosse stato consenziente perché i rapporti sono basati sulla fiducia personale”, ha avvertito Maroni.
 
Ciò che preoccupa Maroni quindi non è tanto il contenuto ma chi ha potuto pensare di fare una cosa del genere contro un militante della Lega, contro un ex ministro. Maroni ha lanciato poi un ultimatum al partito: “Non mi fermerò fino a quando gli eventuali colpevoli non saranno cacciati. Altrimenti me ne andrò via io: non resterò un minuto in più se, una volta accertate le responsabilità, non se ne andranno tutti i colpevoli”.
 
E a riguardo, il vicepresidente del Senato, Rosy Mauro, ha detto: “Non mi risulta nessuna battaglia interna alla Lega, non ho mai sentito parlare di dossier, né di spiate o altro”. “Io ero un esponente della Lega – ha precisato – non ero un dirigente, non prendevo né decisioni politiche né amministrative. La gestione dei dossier per me è una sorpresa”.


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