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Lega, indagato il tesoriere Belsito. Maroni: “Si dimetta”

Il tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito è indagato dalla procura di Milano per appropriazione indebita aggravata e truffa aggravata ai danni dello Stato in relazione ad una vicenda di rimborsi elettorali. Una perquisizione della guardia di finanza si è svolta negli uffici di Belsito in Via Bellerio, sede della Lega. E poco dopo la notizia l´ex ministro dell´Interno, Roberto Maroni, ha chiesto le dimissioni del tesoriere del Carroccio.
 
“Credo che, pur riconoscendo il principio di innocenza, questa inchiesta deve indurre il nostro amministratote a fare un passo indietro”, ha detto Maroni aggiungendo che questo è “il momento di cogliere l´occasione di fare pulizia, perché queste cose fanno male alla Lega e ai suoi militanti. E´ il momento di fare un´operazione trasparenza e mettere le persone giuste al posto giusto”.
 
Belsito è indagato anche a Napoli per riciclaggio. Con lui sono indagati anche Stefano Bonet e Paolo Scala: ci sarebbero legami con gli investimenti fatti dalla Lega Nord in Tanzania, che avevano provocato polemiche anche dentro il partito.
In un comunicato il capo della procura di Milano Edmondo Bruti Liberati scrive di ipotesi di accusa di denaro sottratto al partito. La truffa invece sarebbe legata all´uso di rimborsi elettorali e alle erogazioni concesse alla società Siram. L´indagine di Milano è affidata all´aggiunto Alfredo Robledo, ai sostituti Roberto Pellicano e Paolo Filippini. L´inchiesta si svolge in collaborazione con i pm di Reggio Calabria e di Napoli.


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