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Napolitano difende i partiti e boccia la demagogia

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ieri a Pesaro per i festeggiamenti per il 25 Aprile, ha lanciato un appello al rinnovamento dei partiti, necessario per fermare l´avanzata della ´demagogia´, dell´antipolitica. Il capo dello Stato ha evidenziato la necessità di una nuova legge elettorale e di arrivare alla conclusione naturale della legislatura, escludendo quindi il voto ad ottobre.
I partiti devono ritrovare slancio ideale e non ci si deve abbandonare alla “cieca sfiducia”, lasciando spazio a “qualche demagogo di turno”. Serve una “legge elettorale che consenta a cittadini di scegliere i rappresentanti in Parlamento e non di votare nominati dai partiti che debbono, rinnovandosi decisamente, fare la loro parte nel cercare di concretizzare risposte ai problemi più acuti, confrontandosi fattivamente con il governo fino alla conclusione naturale della legislatura”, ha detto Napolitano.
 
Il capo dello Stato ha invitato a riflettere sul valore che i partiti hanno avuto in passato prima di “scagliarcisi contro”. I partiti facciano la propria parte, si rinnovino per non dare fiato alla cieca sfiducia contro i partiti e a qualche demagogo di turno – ha detto – Ci si fermi a ricordare e a riflettere” su quello che hanno rappresentato la politica e i partiti nel passato, ai tempi della liberazione dal nazifascismo “prima di scagliarcisi contro”.
La politica, i partiti – ha aggiunto il Capo dello Stato – debbono rinnovandosi decisamente fare la loro parte nel cercare di concretizzare risposte ai problemi più acuti, confrontandosi fattivamente con il governo fino alla conclusione naturale della legislatura. Debbono fare la loro parte le istituzioni, dal Parlamento e dal governo nazionale ai Comuni, per altro condizionati oggi da gravi ristrettezze”.


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