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Riccardi, approvato “il piano nazionale per la famiglia”

Ottanta milioni di euro per la famiglia nonostante l´austerità imposta ai conti pubblici dalla crisi economica. E´ la cifra stanziata dalla conferenza unificata Stato-Regioni, che oggi ha approvato il piano nazionale per la famiglia preparato dal ministro Andrea Riccardi.
“Siamo vicini alle famiglie in un momento di difficoltà”, ha detto Riccardi incontrando i giornalisti nella sede del ministero all´Integrazione e alla Cooperazione internazionale, “su di esse si sono scaricate tante tensioni e troppe responsabilità” a causa della crisi economica. “Scontiamo una storia di disattenzione verso la famiglia che nella storia repubblicana è stata spesso lasciata sola, mentre la Francia, ad esempio, ha fatto politiche diverse”. Due le destinazioni privilegiate dei fondi: asili nido e assistenza agli anziani in casa.
 
Il piano nazionale per la famiglia – per cui si prevede ancora un passaggio tecnico in consiglio dei ministri e l´adozione attraverso un decreto del Presidente della Repubblica – non è un “libro dei sogni”, ha detto il ministro Riccardi. Il quale ha perciò reperito 45 milioni di euro per le politiche famigliari, che vanno a sommarsi ai 25 milioni già sbloccati lo scorso due febbraio e agli ulteriori 11 milioni erogati nel quadro del ´fondo per le politiche della famiglia per il 2012´. Ottantuno milioni, insomma, destinati principalmente al sostegno degli asili nido e degli anziani.Soldi che sosterranno i nuclei famigliari con figli a carico e che vanno ad aggiungersi alle recenti iniziative annunciate dallo stesso Riccardi in merito alla conciliazione tra tempi di lavoro e genitorialità. I figli delle coppie di fatto saranno interessati da queste misure? “I bambini sono bambini da qualunque storia famigliare provengano”, si è limitato a rispondere Riccardi. I fondi stanziati, ad ogni modo, verranno destinati a progetti che il dicastero nazionale stipulerà con le Regioni secondo i criteri consolidati e gestiti alla fine a livello locale.”Abbiamo lavorato duramente per reperire queste risorse”, ha detto Riccardi, che ha specificato che i fondi erano nelle disponibilità del suo dipartimento quando ha affermato: “Ci siamo impegnati ad aprire gli armadi e tirare fuori tutto, abbiamo raschiato il fondo del barile, è stata una scelta di austerità”.


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