“Non prendo ordini da Draghi, ragiono con la mia testa”. Così il presidente uscente della Francia, Nicolas Sarkozy, rispondendo ieri ai microfoni di France 2 a Mario Draghi che aveva lanciato un invito alla crescita. Poi prosegue: “certo che serve la crescita, ma bisogna rimettere ordine nei conti pubblici”.
“Non è il governatore della Banca centrale che fissa il mio breviario”, aggiunge Sarkozy. Ho preso un impegno a nome della Francia e voglio che sia chiaro ai francesi. Se avrò un nuovo mandato, saremo al 3% del Pil di deficit nel 2013 e allo 0% di deficit nel 2016″, ha insistito Sarkozy confermando i suoi obiettivi di politica economica.
Ma non è stato l´unico ad intervenire ieri in televisione. Entrambi i finalisti alle presidenziali francesi si sono affrontati in un duello a distanza sulla rete pubblica France 2 ma l´uno dopo l´altro, in attesa dell´unico vero faccia a faccia che si terrà il 2 maggio.
Il socialista Hollande forte dell´appoggio dei sondaggi sta assumendo una postura sempre più ´presidenziale´, seria e riflessiva, mentre sempre più aggressivo, da sfidante, appare l´atteggiamento del presidente uscente Sarkozy. I due candidati non si sono incrociati negli studi televisivi.
I sondaggi, l´ultimo di stamattina, infatti continuano a dare Francois Hollande in ampio vantaggio su Nicolas Sarkozy per il ballottaggio delle presidenziali francesi il prossimo sei maggio.
v.c.