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Segni verdi sull’asfalto

La “vecchia” Europa non può competere con i Paesi emergenti dal punto di vista dei costi di produzione e della domanda interna, ma una delle cose in grado di garantirci un futuro è senza dubbio quella di essere molto più avanti nella ricerca di un modello industriale di crescita sostenibile. Per questo nel corso del “Sustainability day”, Pirelli ha siglato un importante accordo con il ministero dell’Ambiente in base al quale si è impegnata a calcolare l’impronta di carbonio (carbon footprint) relativa all’intero ciclo di vita di un pneumatico rappresentativo dei propri prodotti, individuando gli interventi economicamente più sostenibili ed efficienti per ridurre le emissioni di gas a effetto serra.
 
E questo diventa uno dei punti principali dell’accordo: la sostenibilità.
Il primo atto concreto di tale accordo è stato la costituzione, con rappresentanti di entrambe le parti, di un Comitato di indirizzo e monitoraggio. Il Comitato ha il compito di delineare il piano di lavoro che porterà alla definizione di una metodologia di calcolo dell’impronta di carbonio relativa all’intero ciclo di vita di un pneumatico prodotto da Pirelli, seguendo protocolli di calcolo internazionalmente riconosciuti e con l’opportunità di ridurre l’impronta di carbonio calcolata attraverso interventi che siano economicamente sostenibili ed efficienti.
 
L’accordo firmato dal ministro dell’Ambiente Clini e dal presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera, si inserisce nell’ambito delle diverse azioni condotte dall’azienda per contenere gli impatti ambientali che nel 2011, in particolare, hanno portato il gruppo a diminuire dell’8% i consumi specifici di energia e di CO2 rispetto al 2009. Numeri che sono destinati a migliorare ulteriormente. Entro il 2015 Pirelli punta a ridurre il prelievo specifico di acqua di più del 50%, con una contestuale riduzione del 15% sia per le emissioni specifiche di CO2 che per i consumi specifici di energia.
 
Alle azioni condotte nell’ambito della sostenibilità contribuiscono gli investimenti sostenuti annualmente nella ricerca e sviluppo il cui ammontare, pari al 7% dei ricavi premium, è uno dei più elevati del comparto tyre. Inoltre nel 2011, per il quinto anno consecutivo, Pirelli è stata riconosciuta
leader mondiale di sostenibilità del settore Auto parts and tyre all’interno di Dow Jones Sustainability Europe e Dow Jones Sustainability World. Una gestione sostenibile improntata alla “responsabilità” economica, sociale e ambientale, a tutela di tutti i propri stakeholder.
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