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Spread, e ora operazione verità

La favoletta dello spread che aumenta per colpa dell´articolo 18 o della Marcegaglia è molto simpatica e va bene per alimentare il chacchiericcio quotidiano di una politica e di una stampa senza fiato e senza visione.
I meccanismi della finanza internazionale non prevedono “colpe” ma si muovono attraverso dinamiche molto precise e razionali.
 
Come spiegare quindi l´altalena dello spread negli ultimi mesi?
L´ottovolante delle quotazioni dei nostri titoli di Stato attiene molto poco alle scelte di Roma e molto di più alle scelte della Bce.
Mario Draghi ha immesso sul mercato bancario europeo la bellezza di un trilione di euro con il duplice effetto di dare ossigeno agli istituti finanziari e, attraverso questi, alle aste dei debiti pubblici dei paesi più in difficoltà (Italia e Spagna su tutti).
 
Per questo, e non tanto per le pur apprezzate manovre di Rajoy e Monti, lo spread era sceso. L´abile mossa di Draghi ha però causato la reazione durissima della Buba, la temutissima Bundesbank tedesca.
Il suo presidente ha espresso pubblicamente il suo dissenso ed ha esplicitato che la situazione delle banche europee sarebbe persino peggiorata dopo l´intervento della Bce perchè adesso si ritroverebbero in pancia titoli “ad alto rischio”.
 
Poichè le misure dei governi spagnoli ed italiani sono intervenute sul deficit e non sul debito e men che meno sulla crescita, la somma dei timori sulla tenuta delle economie nazionali e dei pesanti dubbi instillati dalla Bundesbank hanno prodotto sui mercati la scelta di fare sellout dei nostri titoli.
 
Questa volta però Draghi difficilmente potrà contenere i danni.
La questione torna quindi alla politica e all´idea che gli Stati intendono esprimere dell´Europa. La Bundesbank preme per la fine dell´euro così come lo conosciamo. Noi intanto stiamo facendo a pezzi il nostro stato sociale faticando a distinguere fra bambino e acqua sporca.
 
Possiamo continuare a mettere la testa sotto la sabbia e dividerci se l´andamento dello spread è merito o colpa di Monti.
Oppure possiamo scegliere se decidere del nostro destino, sapendo che in gioco è l´idea della moneta unica e dell´unione europea.


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