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Vendola e gli “stati generali del futuro”

Continua la sfida a colpi di mirabolanti nomi (se siano progetti concreti o meno si vedrà) dei leader politici italiani.
Dopo la “grande novità” della politica annunciata da Alfano e “il partito della nazione” di Casini, ecco “gli stati generali del futuro” di Vendola.
 
Intervistato dal quotidiano La Stampa, il governatore della Puglia ha proposto a Bersani e Di Pietro degli stati generali il prossimo autunno:
“Il centrosinistra deve liberarsi dalle prigioni del tatticismo. Non può continuare a vivere nell´attesa che giunga Godot: ossia i moderati, i centristi. Non può continuare a parlare di riforme come se fossero la panacea di tutti i mali. Si facciano 2 o 3 cose fondamentali come la legge elettorale e un drastico taglio ai rimborsi elettorali. E poi si esca da questa gabbia di Palazzo e si vada a bussare alla porta di chi è in crisi di astinenza, penso al ceto medio, penso al ceto medio, perché ha bisogno della politica. Ma di una politica che proponga cambiamenti reali”.
 
“E´ evidente – ha argomentato ancora il leader di Sel – che la rabbia nei confronti dei partiti nasce alla loro totale afasia verso le ingiustizie sociali. Dei partiti e di questo governo tecnico, verso il quale avevo fatto anche un´apertura di credito, che però sono stato costretto a ritirare visti i provvedimenti che ha preso sulle pensioni e sul mercato del lavoro, forte con i deboli e debolissimo con i forti. Per non parlare poi dei continui annunci sulla famosa crescita, finora spot pubblicitari che ricordano molto da vicino Berlusconi”.
 
Di Pietro: “Il Pd rilanci la foto di Vasto”
Anche il leader dell´Idv, Antonio Di Pietro chiede al Pd di rilanciare la “foto di Vasto”. “Siamo convinti – ha detto Di Pietro – che quella coalizione si possa allargare. Quello che fa Casini non mi interessa, ma chiedo a Bersani che cosa vuole fare il Pd. Noi vogliamo rilanciare un modello sociale, un programma ed un indirizzo politico”. Sulla riforma elettorale, che potrebbe mettere in discussione il progetto dipietrista, l´ex pm ha sottolineato: “Non si può andare al voto senza indicare la coalizione, il programma e il perché si sta insieme. Dal Pd aspettiamo queste risposte”.
 
Bersani non risponde e guarda all´Europa
Bersani per ora non risponde al richiamo di Vendola e Di Pietro ma in un´intervista oggi a Repubblica, commentando le presidenziali francesi, allarga lo sguardo all´Europa:
“Se Hollande arriva all´Eliseo la piattaforma concretissima e non ideologica dei progressisti europei che abbiamo sottoscritto a Parigi deve diventare una piattaforma per l´Europa. E per Monti”. Il leader del Pd Pier Luigi Bersani, torna a chiedere al Premier Mario Monti un pressing europeo per crescita e solidarietà da affiancare al rigore, rinnovando il no del Pd alla possibilità di elezioni anticipate il prossimo autunno.
Detto questo, rispetto alle politiche del Governo, un eventuale successo dei socialisti in Francia, “apre qualche spazio anche per il nostro Paese”, ovvero “la possibilità di avere più voce in capitolo”. E “Monti è chiamato a far sentire questa voce”.
 
f.a.


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