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Wsj, Christine Lagarde elogia Monti: “veloce su riforme”

In una intervista al Wall Street Journal, pubblicata integralmente in versione filmata sul portale del quotidiano finanziario Usa,  la direttrice del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde ha elogiato il presidente del Consiglio Mario Monti, citandolo quale esempio in Europa sulla velocità di esecuzione delle riforme strutturali dell´economia, tra le quali “finalmente” c´è anche quella sul mercato del lavoro.
Lagarde esclude che paesi come Italia e Spagna possano cadere in un circolo vizioso fatto di austerità di bilancio e recessione economica, non muovendosi abbastanza rapidamente sulle riforme. Invece “penso che ora finalmente stiano procedendo sufficientemente velocemente sulle riforme”, ha affermato.
 
“Se si guarda a quello che Mario Monti ha fatto in Italia, sui mercati dei prodotti e dei servizi, rafforzando la concorrenza, e finalmente intervenendo sul mercato del lavoro, dove si porta più flessibilità a favore delle imprese mantenendo il dovuto rispetto ai sindacati: penso che ora si stiano muovendo in maniera sufficientemente veloce.
Il punto è perseverare – ha avvertito la direttrice del Fmi -. Un conto è approvare le leggi, ma poi bisogna fare in modo che vengano effettivamente attuate. Su questo, chiaramente si resta ancora sotto l´esame dei giudici”.
 
Incalzata dal giornalista del Wsj sul rischio che Italia e Spagna stiano operando troppa austerità di bilancio troppo velocemente, com manovre che potrebbero compromettere la crescita economica e così le stesse entrate fiscali: “non penso che sia questo il rischio per questi paesi”, ha chiarito la Lagarde.
 
Semmai “penso che all´interno dell´area euro ci siano margini per procedere a velocità diversificate tra paesi. Alcuni Stati si stanno muovendo rapidamente (su risanamento e riforme) e chiaramente Italia e Spagna sono tra questi. Altri paesi possono rallentare un pò e lasciare agire gli stabilizzatori automatici – ha detto – cioè lasciar calare un po´ le entrate fiscali e aumentare un po´ le spese sulle reti di protezione sociale”.
 
In generale guardando all´economia mondiale è un quadro “instabile” quello visto dalla direttrice del Fmi. “Ci sta un elevato livello di instabilità e alcuni paesi e regioni stanno facendo molto meglio di altri”. Come già affermato ieri in un intervento a Washington, il rischio maggiore resta quello di un reinnesco delle tensioni sui debiti dell´area euro. Ma anche qui ormai c´è stata “una base di risposta solida” dalla crisi, se si mettono tutte assieme le varie misure messe in campo, dai maxi prestiti della Bce, alle sovracitae manovre di risanamento e le riforme di Italia e Spagna, alla recente decisione di aumentare la mole del fondo anti crisi Ue.
 
“Se ci sta qualcosa di cui ci si può lamentare sull´Europa è che quel che ha fatto lo ha fatto in modo frammentato e forse lento.
Ma messo tutto assieme – ha concluso – penso che abbiamo veramente una base solida”.
 
v.c.

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