Skip to main content

DISPONIBILI GLI ULTIMI NUMERI DELLE NOSTRE RIVISTE.

 

ultima rivista formiche
ultima rivista airpress

Bankitalia, la prima relazione di Visco

La crisi che stiamo attraversando è di una “gravità eccezionale” e la via d´uscita “non sarà breve”. Il governatore della Banca d´Italia, Ignazio Visco, nelle sue prime considerazioni finali all´assemblea annuale non può nascondere la complessità del quadro economico. E invita il mondo politico ad assicurare un “rinnovamento profondo” che ridia speranze alle giovani generazioni. “L´azione di politica economica – scrive Visco nelle sue prime Considerazioni finali – può anche svolgersi in sequenza, un dossier alla volta, ma è bene che siano comunicati e ribaditi con nettezza il disegno complessivo e la posta in gioco”.
Visco avverte che “tirarci fuori dallo stretto passaggio che attraversiamo impone costi a tutti”, ma che questi risulteranno “sopportabili se ripartiti equamente e con una meta chiara”. Non è il caso di farsi illusioni su un´uscita rapida dalla crisi: “Il percorso – dice – non sarà breve”.
“Secondo le previsioni di consenso – ha sottolineato Visco – nella media di quest´anno e del prossimo il prodotto dell´area euro registrerebbe un lieve incremento. Per l´Italia il 2012 non potrà che essere un anno di recessione, per le incertezze finanziarie e le drastiche, pur se indispensabili, misure di correzione del bilancio pubblico”.
“In scenari non troppo sfavorevoli – ha spiegato il governatore – la caduta del prodotto può essere contenuta intorno all´1,5%. Una ripresa potrà affiorare verso la fine dell´anno, con probabilità tanto maggiore quanto più saranno efficaci gli interventi strutturali volti a migliorare l´uso delle risorse pubbliche e private, quanto più chiara e decisa sarà la coesione mostrata dall´Unione europea”.
 
Le critiche alle banche
Le banche italiane sono attente alle esigenze di sostegno all´economia e possono continuare a finanziare famiglie e imprese: “La critica alle banche – ha affermato – di essere disattente alle esigenze dell´economia non è corretta: sono esposte in misura rilevante nei confronti delle famiglie e delle imprese meritevoli di credito, anche se in difficoltà. Possono continuare a sostenerle”.
“Tuttavia, al di là del breve termine – ha sottolineato il governatore – la tensione tra il livello degli impieghi e la stabilità della provvista finirà inevitabilmente per riflettersi sull´attività di intermediazione. La capacità di offerta dei sistemi bancari va ripensata”.
“Allo stesso tempo – ha aggiunto Visco – la revisione della normativa sul capitale, l´azione di supervisione e le pratiche di mercato spingono le banche verso un più attento controllo dei rischi. Impongono profitti più bassi ma più stabili di quelli del decennio precedente la crisi. Gli azionisti bancari devono esserne consapevoli”.
“Negli ultimi 12 mesi – ha spiegato Visco – i prestiti delle banche italiane al settore privato sono aumentati dell´1,3%. Quelli alle imprese hanno rallentato dalla primavera del 2011 e si sono bruscamente contratti nello scorso dicembre, per oltre 20 miliardi. Nel primo trimestre di quest´anno hanno ristagnato e sono cresciuti in aprile”.
“La dinamica effettiva dei prestiti – ha sottolineato il governatore di Bankitalia – non riflette solo fattori di offerta, ma anche la debolezza congiunturale della domanda e il deterioramento della qualità del credito. Ci sono comunque segnali che il miglioramento delle condizioni di liquidità delle banche stia favorendo l´offerta di credito”. Nei primi mesi dell´anno “i sondaggi, presso le banche e le imprese, segnalano condizioni di finanziamento meno tese rispetto a quelle, molto critiche, dell´ultimo trimestre del 2011. I tassi sulle erogazioni alle imprese sono tornati in media a scendere”.
“Ristabilire condizioni ordinate sul mercato del credito – ha aggiunto Visco – è essenziale per le prospettive della nostra economia. L´aumento dei rendimenti dei titoli di Stato, le difficoltà di raccolta bancaria, i maggiori costi e la minore disponibilità di credito all´economia hanno determinato finora un effetto depressivo sull´attività economica valutabile in circa un punto percentuale nella media dell´anno in corso. Senza gli interventi dell´Eurosistema – ha concluso – l´effetto sarebbe stato maggiore”.
 
Ridurre il compenso dei top manager
Le banche devono tagliare i costi, in particolare quello del lavoro, con una riduzione dei compensi anche per i top manager: “Sono necessari – ha affermato Visco – interventi incisivi dal lato dei costi operativi, la cui flessibilità è modesta in relazione alle condizioni di fondo del settore. L´attuale livello del costo del lavoro è difficilmente compatibile con le prospettive di crescita del sistema bancario italiano”.
Per il governatore “anche le remunerazioni degli amministratori e dell´alta dirigenza devono essere indirizzate all´obiettivo del contenimento dei costi”.
Anche i Cda delle banche devono essere snelliti perché sono troppo affollati e costosi: “Alle aggregazioni tra banche – ha detto Visco – non hanno fatto seguito snellimenti incisivi dell´articolazione societaria dei gruppi e una riduzione nel numero dei componenti degli organi amministrativi”.
“I primi 10 gruppi – ha spiegato il governatore – contano complessivamente 1.136 cariche, escludendo le società estere; oltre 700 per le sole banche controllate. Anche tra gli altri intermediari si osservano spesso composizioni pletoriche, che deresponsabilizzano i singoli consiglieri e si riflettono negativamente sulla funzionalità degli organi collegiali”.
“Questi assetti – ha sottolineato Visco – sono di per sè costosi e non giustificati dalle competenze professionali necessarie all´efficace gestione del gruppo o della banca. Il recente divieto di detenere cariche incrociate tra imprese del settore finanziario è un´occasione anche per intervenire sulla numerosità dei consigli di amministrazione”.
 
Il giudizio sul governo
L´Italia ha “compiti importanti” da svolgere e l´azione del governo sta andando nella giusta direzione. Lo ha affermato il governatore della Banca d´Italia, Ignazio Visco, nelle Considerazioni finali all´assemblea annuale.
“L´Italia – ha detto Visco – ha importanti compiti da svolgere.
Li ha già iniziati, su tre fronti diversi ma interconnessi: un settore pubblico che tenga i conti in ordine, non sprechi, agevoli l´economia; un sistema bancario solido ed efficiente; un sistema produttivo che sappia e possa innovare, competere e crescere”.
“Da tempo – ha aggiunto il governatore – era chiara in Italia l´urgenza di due azioni di politica economica obbligate e interrelate: mettere il bilancio pubblico su una dinamica sostenibile e credibile; rianimare la capacità di crescita dell´economia attraverso incisive riforme strutturali. Il governo le ha intraprese entrambe”.
 
 
×

Iscriviti alla newsletter