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Il caso Tavolazzi a Parma

C´è un nome dietro la prima frizione tra i “grillini” di Parma e il leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo. È quello di Valentino Tavolazzi, consigliere comunale di Ferrara, espulso dal M5S a marzo e che invece è indicato tra i favoriti a ricoprire la carica del direttore generale del Comune di Parma sotto la guida del nuovo sindaco “a 5 stelle” Federico Pizzarotti.
 
Tutto parte dall´appello fatto sulla Rete dal neo sindaco Pizzarotti per reclutare un direttore. “Abbiamo bisogno di aiuto. Cerchiamo una persona con esperienza della gestione della macchina comunale per la carica di direttore generale al più presto”. Nessuno aveva ancora fatto il nome del consigliere comunale ferrarese, espulso a marzo per aver partecipato ad una riunione non autorizzata dal leader M5S.
 
Grillo sul suo blog è stato il primo: “Mi meraviglio che Tavolazzi si ripresenti ancora sulla scena per spaccare il Movimento 5 Stelle e che trovi pure il consenso di un consigliere dell´Emilia Romagna” ha scritto Grillo alludendo presumibilmente a Giovanni Favia. Chiamato in causa, Tavolazzi ha smentito ogni ipotesi di autocandidatura.
“Valentino Tavolazzi è stato da noi contattato in piena autonomia durante le selezioni tra altri candidati, per il ruolo tecnico e non politico, di direttore generale in quanto persona di provata capacità e assoluta fiducia” così hanno commentato dallo staff di Pizzarotti.
Il Comune di Parma – è stato il loro ragionamento in risposta alla ´bufera´ scatenata sul blog del Movimento – ha bisogno di “poter contate su persone che abbiano già dato prova di grande professionalità in ambito amministrativo”. Quindi la presa di distanza dal comico genovese: “Riconosciamo a Beppe Grillo il grande merito di non aver mai interferito nella selezione dei vandidati e nelle scelte politiche” e “siamo certi che avremo il suo pieno sostegno nell´autonomia di una decisione di carattere strettamente tecnico”.


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