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Il piano del governo per il terremoto in Emilia

Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per i territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova colpiti dal terremoto. Subito a disposizione ci saranno 50 milioni di euro del Fondo per la Protezione Civile, appositamente rifinanziato. Risorse che potranno essere rimpinguate attingendo al Fondo di riserva, anche attraverso rimodulazioni di spesa, prima di dover procedere all´eventuale aumento delle accise sul quale al momento, si sottolinea nel comunicato, “non è stato necessario procedere”.
 
Il premier Mario Monti ha quindi annunciato l´intenzione di rinviare il pagamento dell´Imu sugli immobili e gli stabilimenti industriali che saranno dichiarati inagibili.
Il Governo ha inoltre iniziato l´esame di un intervento che consenta ai Comuni colpiti un allentamento del patto di stabilità interno.
Il Cdm ha fissato la durata dello stato d´emergenza a 60 giorni e attribuito la competenza a coordinare gli interventi al Capo del Dipartimento della Protezione Civile. Nella fase successiva allo stato di emergenza il coordinamento spetterà alle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia, ciascuna per i territori di propria competenza.
 
Come previsto dalla recente riforma della Protezione civile, le ordinanze emanate nei prossimi 20 giorni saranno immediatamente efficaci. In questa fase il capo della Protezione Civile agirà con massima flessibilità e libertà, senza bisogno di acquisire concerti o visti preventivi. Successivamente le ordinanze dovranno ricevere il concerto del Ministero dell´Economia e delle Finanze, limitatamente ai profili finanziari.


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