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La Padania: “Uniti intorno a Maroni”

Al termine di un braccio di ferro tra i vertici della Lega che dura da settimane, il senatùr fa un un passo indietro. Roberto Maroni sarà il nuovo segretario federale della Lega Nord. L´annuncio, ufficiale questa volta, è arrivato da Umberto Bossi che, verso la fine della riunione del consiglio federale del movimento, ha annunciato che sosterrà la corsa solitaria dell´ex ministro dell´Interno verso il congresso del 30 giugno-1 luglio.
 
E il titolo in prima pagina della Padania di oggi, “Uniti intorno a Maroni” conferma la vittoria della linea di Roberto Maroni ormai candidato unico al posto di segretario federale del partito. E il sottotitolo specifica: “Dopo il Consiglio federale: Bossi, io presidente fondatore, lui segretario. Il movimento avrà anche tre vice territoriali, di uno vicario”.
 
La Padania conferma così ufficialmente quanto trapelato ieri: a circa un mese e mezzo dal Congresso federale in cui verrà decisa la nuova struttura di comando della Lega, è Roberto Maroni il leader in pectore. Per l´ex leader Bossi resta la carica di presidente fondatore. Ruolo che, allo stato delle cose, viene fatto notare da chi “tifa” per il rinnovamento, nel Carroccio non esiste e che comunque conterebbe poco o nulla. Eppure Bossi soltanto pochi giorni aveva detto e poi ripetuto che si sarebbe ricandidato “per forza” alla guida della Lega per evitare laceranti divisioni.
 
“Lega unita al Congresso federale” assicura ancora la Padania: “Il Senatùr ha insistito sull´unità del Movimento, perchè soltanto una Lega unita è in grado di vincere la sua battaglia politica e realizzare quel cambiamento rivoluzionario che condurrà alla Padania”.
 
L´organo del Partito non dice chi dovrebbero essere i tre vice “territoriali”, ma sui quotidiani oggi per il “vice vicario” compare il nome di Luca Zaia, governatore del Veneto, “anche per l´apporto in termini di voti dal Nordest” chiosa Libero secondo cui per la Lombardia l”l´homo novus dovrebbe essere Matteo Salvini”. Ma circolano anche i nomi di Giancarlo Giorgetti, Giacomo Stucchi e del governatore del Piemonte Roberto Cota.


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