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Piazza della Loggia, Napolitano invoca la verità

Piazza della Loggia, trentotto anni dopo la luce tarda ad arrivare. Ed è per questo che Giorgio Napolitano nel suo messaggio al sindaco di Brescia Adriano Paroli invoca verità: “Il corso della giustizia deve – pur nei limiti in cui è rimasto possibile – continuare con ogni scrupolo e che, nel contempo va però fin da ora messo in luce quanto è emerso, dalle carte processuali e dalle inchieste parlamentari, sulla matrice di estrema destra neofascista di quell´azione criminale e sugli ostacoli che una parte degli apparati dello Stato frappose alla ricerca della verità”.
 
“Nel trentottesimo anniversario della strage di Piazza della Loggia – scrive il presidente -, che così drammaticamente colpì Brescia e l´intero Paese, rendo commosso omaggio ai cittadini inermi che persero la vita in quel terribile giorno e ai tanti feriti di un attentato vile e sanguinoso”. “Comprendo e condivido la profonda amarezza di tutta la comunità bresciana e in primo luogo dei familiari delle vittime – spiega -, lasciati ancora una volta senza il conforto di un accertamento e di una sanzione di colpevolezza per i responsabili di quella tragedia ispirata da ciechi disegni terroristici ed eversivi”.
 
Napolitano conclude il suo messaggio con un riconoscimento alle amministrazioni locali: “In questo momento, assume perciò un significato ancora maggiore – conclude il Capo dello Stato – l´ammirevole iniziativa delle amministrazioni comunale e provinciale e dell´associazione dei famigliari dei caduti di creare, scolpendo nella pietra i nomi delle vittime del terrorismo, un itinerario cittadino capace di ripercorrere eventi tragici della nostra storia repubblicana e di ricollegarli idealmente ai momenti fondativi della comunità nazionale. Con questi sentimenti, esprimo a lei, signor sindaco, e a tutti i famigliari delle vittime, la solidale vicinanza e la intensa partecipazione mie e della Nazione”.


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