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Zero Dark Thirty, il film su Bin Laden (a cui collabora la Cia)

Lo scorso martedì, l´organizzazione conservatrice Judicial Watch ha ottenuto la pubblicazione di alcuni documenti, tra cui email e resoconti di incontri, da cui è emerso che il Pentagono e la Cia hanno collaborato con la regista e il suo sceneggiatore, Mark Boal, alla realizzazione del film. Mercoledì, il deputato repubblicano Peter King ha quindi chiesto alla Difesa di giustificare la collaborazione con Hollywood. In una lettera inviata al Sottosegretario alla Difesa per l´intelligence, Michael Vickers, il deputato ha scritto: “Dal mio punto di vista questi documenti sollevano seri interrogativi sul ruolo cruciale che ha svolto nel garantire informazioni classificate e sensibili a individui senza le opportune autorizzazioni”.
 
Dai documenti è infatti emerso che la troupe di Bigelow è stata autorizzata a visitare un centro della Cia e a incontrare alcuni agenti, tra cui “almeno uno che ha partecipato al raid di Abbottabad” del 2 maggio 2011. In un incontro avvenuto lo scorso luglio, Vickers si sarebbe anche offerto di mettere a disposizione della regista una “persona coinvolta fin dall´inizio” nell´operazione. “Questa è dinamite”, commentò Boal e Bigelow aggiunse: “È incredibile”.
 
Il deputato repubblicano ha quindi diffuso un comunicato in cui sottolinea come i documenti raccontino “una dannata storia di una collaborazione molto stretta, senza precedenti e potenzialmente pericolosa tra alti funzionari della Cia, del Dipartimento della Difesa, della Casa Bianca e di una lobby cinematrografica democratica”. Immediata anche l’accusa rivolta dal portavoce del partito, Kirsten Kukowski, alla Casa Bianca: “Mettere la politica davanti alla nostra sicurezza nazionale è certamente motivo di preoccupazione e si dovrebbero subito avviare delle indagini”.
 
Pronta anche la replica del Pentagono, che ha sottolineato come il Dipartimento collabori spesso con i registi per garantire che i film siano “i più realistici possibile”. Il portavoce George Little ha quindi respinto l´accusa rivolta a Obama, che avrebbe posto i propri interessi politici davanti a quelli del Paese: “Tutto questo non è assolutamente avvenuto per fini politici, ma per il desiderio di informare il popolo americano”. Il film, intitolato “Zero Dark Thirty” non uscirà nelle sale prima di dicembre, dopo le elezioni presidenziali di novembre.


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