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Agibilità degli edifici e assistiti: il punto sul terremoto

Le squadre di rilevatori del sistema di protezione civile nazionale continuano i sopralluoghi per valutare l´agibilità post-sismica di edifici pubblici e privati che hanno riportato danni, e su cui quindi occorre fare una valutazione più mirata. Parallelamente sono in atto le verifiche speditive condotte da tecnici del corpo nazionale dei vigili del fuoco su un numero più ampio di edifici nell`area interessata dal sisma. Entrambe le tipologie di verifiche sono iniziate, in parallelo, già dallo scorso 20 maggio.
 
Gli edifici dell´Emilia Romagna
In Emilia le verifiche speditive già evase sono oltre 35 mila: di queste circa il 65% risulta agibile, mentre le restanti – in quanto più o meno danneggiate – necessitano di una successiva verifica con scheda Aedes. Le strutture già controllate nella regione con scheda Aedes, invece, sono 6.994: di queste, 2.623 sono state classificate agibili, 1.203 temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, 394 parzialmente inagibili, 95 temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, 2.318 inagibili e 361 inagibili per rischio esterno, ossia a causa di elementi esterni pericolanti il cui crollo potrebbe interessare l´edificio.
 
L´agibilità in Lombardia
A questi si aggiungono inoltre i 413 edifici verificati finora con scheda Aedes in Lombardia. La protezione civile ricorda che le percentuali di agibilità riferite complessivamente ai 7.407 sopralluoghi di verifica dell`agibilità nelle due regioni (circa il 37% classificati agibili, il 17,5% temporaneamente inagibili ma agibili con provvedimenti di pronto intervento, il 6% parzialmente inagibili, l`1,5% temporaneamente inagibili da rivedere con approfondimenti, il 33% inagibili e il 5% inagibili per rischio esterno) sono riferite a una quota minoritaria di edifici interessati dal sisma rispetto al patrimonio immobiliare totale dell`area, in quanto non comprendono le migliaia di edifici risultati fruibili/agibili? all`esito di una verifica speditiva o per i quali non è stata avanzata alcuna istanza di verifica.
 
Gli assistiti
Nelle tre regioni colpite dalle scosse di terremoto sono ad oggi 16.126 le persone assistite grazie all`impegno del Servizio nazionale della protezione civile, suddivise tra Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto su 46 campi di accoglienza, 64 strutture al coperto (scuole, palestre e caserme, vagoni letto messi a disposizione da Ferrovie dello Stato e Genio Ferrovieri) e negli alberghi che hanno offerto la loro disponibilità grazie alla convenzione siglata con Federalberghi e Assohotel.
In Emilia Romagna i cittadini assistiti sono 14.637. Nello specifico, 10.074 sono ospitati nei 36 campi tende, 2.024 nelle 53 strutture al coperto e 2.539 in albergo.
Nella Regione Lombardia, invece, risultano assistite 1.235 persone all`interno dei 10 campi allestiti nella provincia di Mantova, cui se ne aggiungono 238 che hanno trovato sistemazione nelle 11 strutture al coperto e negli alberghi, per un totale di 1.474 persone. Nella Regione Veneto, invece, nell`unica struttura al coperto allestita, nella provincia di Rovigo, sono accolte 15 persone.
 
v.c.
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