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Beppe Grillo su Sette. In sette punti

La democrazia
“Noi vogliamo che cambi la società intera. Vogliamo una rivoluzione culturale. Noi vogliamo una cosa nuova. Una iper-democrazia senza i partiti. Che non contempla i partiti. Una democrazia con al centro i cittadini. Che votano”.
 
I partiti
“Loro sono diventati polvere. Oltre a essere dei mentecatti, sono anche dei dilettanti della comunicazione. I partiti sono tutti uguali. Come strutture. Gli uomini no. Ci sono anche tante persone perbene”.
 
I grillini
“Ma perché grillini? Non sono mica miei. Sono ragazzi formidabili. Sono persone. Gente che ci mette la faccia. Stanno cercando di dividerci. Di staccare me dal movimento e il movimento da me”.
 
Le parolacce
“Ma quello è teatro.Teatro! E poi, scusi, l’ha mai vista una seduta parlamentare? Risse, parolacce, cappi, lanci di mortadelle. Io sono un gentleman, in confronto. È che la parola a volte deve essere forte, per esprimere un concetto”.
 
Le alleanze
“Non ci saranno alleanze. In Parlamento ci saranno da una parte le banche, il potere finanziario, gli zombi, l’industria con le pezze al culo e dall’altra ci saremo noi che vogliamo un mondo diverso. Che chiederemo aiuto ai massimi esperti del mondo di questo o quel settore. Parleremo di cose di cui siamo competenti. E avremo finalmente in Parlamento dei cittadini competenti. Giovani. Colti. Che leggono. Studiano. Si informano. Che vogliono la trasparenza. Che metteranno in rete tutto. Tutto”.
 
I processi
“I responsabili saranno giudicati da un giudizio pubblico e dovranno restituire i soldi che hanno rubato. Come i mafiosi. Un giudizio pubblico. Con cittadini estratti a sorte, incensurati, che diranno quali lavori socialmente utili far fare a questa gente che ha derubato il Paese”.
 
La Costituzione
“Il Parlamento deve avere l’obbligo di discutere delle leggi popolari che vengono presentate. L’obbligo. E poi il referendum senza quorum. Due o tre cose. Per arricchire una Costituzione che è già meravigliosa per conto suo ma non prevede lo spazio necessario per i cittadini”.
 


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