Skip to main content

Caso Tymoshenko: nessun ministro inglese agli europei

Il caso dei Yulia Tymoshenko e di vari suoi alleati nel mirino dei giudici ucraini pesa sugli europei di calcio che si avviano alla fase decisiva. Ma pesa anche la prospettiva di un´astensione totale della politica dal calcio, seppur nel nome dei diritti democratici fondamentali e della vicenda dell´ex premier ucraino condannato a sette anni di carcere e ora in ospedale per curare un´ernia al disco.
 
Nessun ministro britannico ai quarti di finale a Kiev che vedranno in campo l´Inghilterra contro la Gran Bretagna, per sottolineare le “preoccupazioni” sullo stato di diritto” in Ucraina. Londra ha annunciato oggi la decisione di boicottare l´incontro di domenica prossima con l´Italia. Nel frattempo la Farnesina studia una linea da adottare, per poi “fare delle proposte in sede politica che siano parallele a quelle di Inghilterra, Francia e Spagna”, ha spiegato il ministro degli Esteri Giulio Terzi.
 
Ma lo stesso governo britannico ha già fatto sapere che potrebbe cambiare idea per le “fasi avanzate” del torneo. E anche l´entourage di Angela Merkel (che sarà a Danzica per Germania-Grecia) ha lasciato intendere nei giorni scorsi che un conto sono le partite iniziali, un conto le ultime battute di Euro2012. Il problema vero si porrà, insomma, per la finale del primo luglio a Kiev. Difficile pensare che qualsiasi governo decida di boicottare il match che potrebbe portare alla vittoria del campionato.
 
Così le cancellerie europee battono sul tasto e allo stesso tempo non si legano troppo le mani. Un portavoce del premier britannico David Cameron ha citato in mattinata “diffuse preoccupazioni sulla giustizia ´selettiva´ e lo stato di diritto” in Ucraina. Ma ha anche precisato che l´assenza dei ministri londinesi dai quarti di finale “riflette l´agenda molto intensa dei ministri in vista dei Giochi Olimpici”.
 
La Francia ha assunto una posizione molto dura al riguardo ancora prima dell´inizio di Euro2012, ma da allora non è più tornata sull´argomento. Il 31 maggio, il ministro della Gioventù e dello Sport, Valérie Fourneyron, ha detto che nessun membro del governo Ayrault sarebbe andato alle partite in Ucraina, legando esplicitamente la decisione al caso Tymoshenko. La nazionale francese ha disputato le partite di qualificazione ai quarti in Ucraina e ora giocherà sabato a Donetsk con la Spagna. Anche il presidente Francois Hollande aveva escluso di recarsi in Ucraina. E se i Bleu dovessero arrivare in finale?
 
Il problema esiste certamente per la Spagna, considerata la grande favorita. Il governo non si è sbilanciato su progetti di boicottaggio o meno dell´Ucraina. Il Paese iberico, alle prese con una crisi economica senza precedenti che ne fa una delle pecore nere d´Europa, vede le prodezze della sua ´selecciòn´ come un possibile riscatto in chiave nazionalista, e l´esecutivo conservatore di Rajoy è consapevole di questo sentimento popolare.
 
L´Italia sembra possibilista e valuta il da farsi. Sull´eventuale partecipazione politica italiana alle partite degli Europei in Ucraina “per adesso c´è un atteggiamento molto tiepido, ma non è da escludere che il caso Tymoshenko diventi qualcosa di più gestibile”, ha affermato oggi il ministro Terzi. “Stiamo seguendo molto da vicino le condizioni” dell´ex premier ucraino, “che è mantenuta in una clinica e sembra che ci siano delle condizioni di maggior sollievo in questi ultimi giorni” ha proseguito Terzi. Un primo ciclo di cure a cui è sottoposta l´ex premier ucraina in queste settimane potrebbe terminare in contemporanea con la parte conclusiva dell´Euro2012.
 
Terzi ha anche evidenziato che, da parte polacca, si è insistito sull´importanza di “fare di tutto, sul piano dei rapporti fra Ucraina e Unione Europea, per incoraggiare istituzioni e popolo ucraino ad avvicinarsi sempre di più all´Europa”. La Polonia, infatti, co-ospita il torneo ed esorta i leader europei a tenere lo sport separato dai problemi di politica estera.
 
Tymoshenko, tramite i suoi collaboratori, ha ipotizzato un boicottaggio diretto del presidente ucraino, il suo nemico di sempre, Viktor Yanukovich: non stringergli la mano allo stadio, è la proposta dell´eroina della Rivoluzione filo-occidentale del 2004. Proposta ad alto impatto simbolico, ma che nessuno, per ora, sembra aver preso davvero in considerazione. A cominciare da Bronislaw Komorowski, l´unico capo di stato che – come rappresentante del Paese co-ospite, certamente sarà a Kiev per la finale. E quindi incontrerà Yanukovich.
 


×

Iscriviti alla newsletter