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Cos’è l’Instrumentum laboris

Tra il rischio di un cristianesimo indebolito proprio nei paesi di antica evangelizzazione e la prospettiva di altre fedi, a partire dall´islam, che invece si espandono, il Vaticano ha pubblicato oggi l´´Instrumentum laboris´, ossia le linee-guida della prossima assemblea del sinodo dei vescovi che si terrà a Roma dal 7 al 28 ottobre prossimo sul tema ´La nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana´. Il tema è quasi un ´refrain´ delle iniziative vaticane di quest´anno: durante il sinodo, l´11 ottobre – cinquantesimo anniversario dell´apertura del Concilio vaticano II e ventesimo anniversario della pubblicazione del catechismo cattolico – ha avvio l´anno della fede voluto dal Papa proprio per rilanciare l´evangelizzazione.
Giovedì le iniziative di questo appuntamento verranno presentate in Vaticano da mons. Rino Fisichella, presidente di quel Pontificio consiglio per la Nuova evangelizzazione creato ´ex novo´ da Benedetto XVI.
 
L´´Instrumentum laboris´, frutto delle risposte inviate al Vaticano dalle diocesi del mondo in risposta ai ´Lineamenta´ del sinodo, passa in rassegna vari aspetti della evangelizzazione, senza trascurare di menzionare tematiche come la persecuzione dei cristiani in alcuni paesi, il confronto col fondamentalismo, le missioni, il ruolo della famiglia e l´occasione offerta all´evangelizzazione dalla crisi economica. Il documento vaticano, tuttavia, si sofferma soprattutto sul “fenomeno del distacco dalla fede, che si è progressivamente manifestato presso società e culture che da secoli apparivano impregnate dal Vangelo”.
“Considerata come un elemento sempre più da collegare alla sfera intima e individuale delle persone – vi si legge – la fede è diventata un presupposto anche per parecchi cristiani, che hanno continuato a preoccuparsi delle giuste conseguenze sociali, culturali e politiche della predicazione del Vangelo, ma non si sono sufficientemente adoperati per tenere viva la fede loro e delle loro comunità, fede che come una fiamma invisibile con la sua carità alimentava e dava energia a tutte le altre azioni della vita. Il rischio che così facendo la fede si indebolisse, e con essa si indebolisse la capacità di rendere testimonianza al Vangelo, è purtroppo diventato realtà in più di una delle nazioni in cui la fede cristiana ha contribuito nei secoli alla costruzione della cultura e della società”.
 
Non manca, nell´´Instrumentum laboris´, un accenno autocritico che sembra far riferimento allo scandalo della pedofilia: “Varie risposte ai Lineamenta hanno cercato di individuare le ragioni del distacco di numerosi fedeli dalla prassi cristiana, una vera “apostasia silenziosa”, nel fatto che la Chiesa non avrebbe risposto in modo adeguato e convincente alle sfide degli scenari descritti”, si legge al punto 69, dove, in particolare, viene sottolineato che “oltre alla controtestimonianza di alcuni dei suoi membri (infedeltà alla vocazione, scandali, poca sensibilità per i problemi dell`uomo contemporaneo e del mondo attuale), non bisogna sottovalutare tuttavia il ´mysterium iniquitatis´”.
 
“I Paesi di antica tradizione cristiana – si legge poi al punto 73 – leggono l`espansione della presenza di grandi religioni, in particolare dell`Islam, come lo stimolo fornito a sviluppare nuove forme di presenza, di visibilità e di proposta della fede cristiana; più in generale il contesto interreligioso e il confronto con le grandi religioni dell`oriente viene salutato come un`occasione fornita alle nostre comunità cristiane di approfondire la comprensione della nostra fede, grazie agli interrogativi che un simile confronto suscita in noi, alle questioni circa il cammino della storia umana e alla presenza di Dio in questo cammino. È un`occasione di affinare gli strumenti del dialogo e gli spazi dentro i quali si collabora allo sviluppo di esperienze di pace per una società sempre più umana”.



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