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Dieci film a restauro per gli 80 anni della mostra di Venezia

Giunta al suo 80esimo anniversario, la Mostra Internazionale d´Arte Cinematografica di Venezia (1932-2012), celebra la prossima edizione con «80!», una retrospettiva di dieci film (sette lungometraggi e tre corto/mediometraggi) presentati nel corso delle precedenti Mostre. I film sono stati selezionati in base a criteri di rarità, utilizzando e restaurando le copie delle Collezioni dell´Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale (Asac).
La 69esima Mostra si svolgerà dal 29 agosto all´8 settembre 2012, sarà diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.
 
I film della Mostra depositati presso l`Asac nel corso degli anni rappresentano un patrimonio prezioso e di notevole rilevanza documentale. In molti casi, si tratta di copie uniche di film considerati perduti, o di versioni che differiscono dalle copie poi distribuite commercialmente. Il progetto della retrospettiva consiste nell´individuazione di un numero limitato di pellicole non altrimenti disponibili in copie 35mm o in Dvd, né tantomeno restaurate in precedenza.
 
L´operazione consentirà di rivedere e rendere disponibili film da tempo dimenticati o inaccessibili, avviandoli, dopo il restauro e la presentazione in prima mondiale a Venezia, verso future forme di diffusione culturale e commerciale, valorizzando nel contempo il patrimonio delle Collezioni dell´Asac.
I film scelti saranno sottoposti a un procedimento di restauro digitale presso il laboratorio “L´Immagine Ritrovata” di Bologna, o restaurati analogicamente in modo da ottenere una nuova copia in 35mm.
 
I film selezionati
Tra i film selezionati per la retrospettiva “80!”, anche capolavori come ´Poslednjaja´ (L´ultima notte) di Julij Jakovlevi Rajzman (Urss, 1936, 100´, 35mm, bianco e nero). Da uno dei registi “ufficiali” più premiati del cinema sovietico, la Rivoluzione d´Ottobre vista attraverso le vicende intrecciate di due famiglie, una operaia e una borghese, nel giro di una sola notte: l´”ultima notte” del vecchio mondo e la “prima notte” del nuovo.
“Dieu a besoin des hommes” di Jean Delannoy (Francia, 1950, 100´, 35mm, bianco e nero). Gli abitanti della selvaggia isoletta di Seil, battuta dalle tempeste dell´Atlantico, vivono il loro intenso bisogno di spiritualità in modi non convenzionali. E´ il film con cui Delannoy ottenne il riconoscimento internazionale, e a cui furono attribuiti diversi premi (fra cui l´Ocic) alla Mostra del 1950, da lungo tempo invisibile.
“Genghis Khan” di Manuel Conde e Salvador Lou (Filippine, 1950, 91´, 35mm, bianco e nero) Film d´avventura girato rocambolescamente in lussureggianti ambienti naturali. “Il brigante” di Renato Castellani (Italia, 1961, 174´, 35mm, bianco e nero). La copia Asac è l´unica traccia della versione più lunga del film, tagliata dopo Venezia dal produttore per ragioni commerciali.
Autentiche rarità, restaurate per l´occasione dell´anniversario del festival veneziano come “Free at Last” di Gregory Shuker, James Desmond e Nicholas Proferes (Usa, 1968, 73´, 16mm, col.).
“Pagine chiuse” di Gianni Da Campo (Italia, 1968, 98´, 35mm, bianco e nero). Film ingiustamente dimenticato, che incarna la vena intima e pacata della contestazione giovanile di quegli anni.”Stress-es tres-tres-” di Carlos Saura (Spagna, 1968, 94´, 35mm, bianco e nero).”Pytel blech” (Un sacco di pulci) di Věra Chytilová (Cecoslovacchia, 1963, 44´, 35mm, bianco e nero).”Zablácené město” (La città nel fango) di Václav Táborský (Cecoslovacchia, 1963, 8´, 35mm, bianco e nero).”Ahora te vamos a llamar hermano” di Raoul Ruiz (Cile, 1971, 13´, 35mm, col.), unica copia sopravvissuta.
 
 


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