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Frequenze tv, Italia condannata. 10 milioni di euro a Europa7

La Corte europea dei Diritti dell´Uomo di Strasburgo ha condannato oggi lo Stato italiano in via definitiva per non aver attribuito alla Tv privata Centro Europa7 di Francesco Di Stefano le frequenze a cui aveva diritto per la ritrasmissione dei propri programmi, a partire dal giugno 1999. Secondo la Corte, vi è stata una violazione dell´articolo 10 della Convenzione europea dei diritti dell´uomo (Libertà d´espressione e d´informazione) e dell´articolo 1 del protocollo 1 (tutela della proprietà) della stessa Convenzione.
 
Il quadro legislativo italiano in vigore non era abbastanza chiaro e preciso da permettere un grado sufficiente di certezza giuridica a Europa7 sul momento dell´attribuzione delle frequenze per poter cominciare a trasmettere. Le autorità italiane, inoltre, “non sono riuscite a predisporre un quadro legislativo e amministrativo appropriato per garantire un pluralismo effettivo nei media”.
L´Italia dovrà versare 10 milioni di euro a Centro Europa7 per i danni morali e materiali, e 100mila euro per il rimborso delle spese legali.


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