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Il ritratto di Benedetto XVI secondo padre Georg

Il Segretario particolare del Papa, mons Georg Gaenswein ci fornisce un ritratto di papa Ratzinger fuori dagli schemi.
Benedetto XVI “nella Curia ha dato nuova linfa a forme antiche e al contempo ha potato rami secchi”, in questi sette anni di suo pontificato. Queste le parole con cui mons Georg Gaenswein descrive il papa nell´introduzione al libro ´Gesù di Nazaret all´università´ che raccoglie gli interventi pronunciati in occasione delle presentazioni del libro del Pontefice, pubblicata oggi in anteprima dal quotidiano della Cei ´Avvenire´.
Padre Georg, nel trarre un primo bilancio ricorda come ancora oggi a guidare Ratzinger sia “solo il Vangelo”, così come annunciato al momento del suo insediamento quando rinunciò a presentare un suo programma ricordando esso “è già stato scritto due mila anni fa”.
 
Nella Messa di insediamento a Pontefice del 24 Aprile 2005, ha ricordato Padre Georg, “Benedetto XVI affermò dimostrativamente di rinunciare a un ´programma di Governo´ perchè in realtà quel programma era stato fissato già da tempo: da circa duemila anni, per essere precisi.
Il Papa disse chiaro e forte: ´Il mio vero programma di Governo è quello di non fare la mia volontà, di non perseguire mie idee ma di mettermi in ascolto con tutta la Chiesa, della volontà e della parola del Signore. E di lasciarmi guidare da Lui, cosicchè sia Egli stesso a guidare la Chiesa in questa ora della nostra storia´…”.
 
“Sono passati sette anni dal giorno in cui pronunciò quelle parole: non si tratta certo di un lungo periodo ma tuttavia – siè detto convinto Gaenswein- un lasso sufficiente di tempo per tracciare un primo bilancio: per cosa si batte Benedetto XVI? Che messaggio vuol portare agli uomini? Cosa lo muove e cosa è riuscito a smuovere? Quale ´servo dei servi – è la risposta del Segretario particolare del Papa- Benedetto XVI è di esempio con la sua bontà, cura la collegialità fra i pastori, concentra il ministero sull´essenziale e in particolare sul rinnovamento della fede, sul dono dell´Eucarestia e sull´unità delle Chiesa”.
 
“Ed evidentemente – ha sottolineato ancora padre Georg- proprio grazie al rafforzamento di queste fondamenta e in virtù del lascito del suo grande predecessore è riuscito in quello che ben pochi credevano in un lasso di tempo così breve: la rivitalizzazione della Chiesa in un tempo difficile. E nella Curia ha dato nuova linfa a forme antiche e al contempo ha potato i rami secchi…”.


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