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Intelligence, cosa prevede la proposta di legge del Copasir

Oggi il Copasir, Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, ha presentato al Parlamento una corposa proposta di legge. Non è una “nuova riforma”. Non è, però, neppure un semplice ´tagliando´ alla legge 127 che disciplina la materia dei servizi di intelligence nel nostro Paese, ha dichiarato D´Alema. La proposta di legge, votata all´unanimità da tutti i componenti dell´organismo di controllo sui servizi di intelligence, arriva a cinque anni dall´entrata in vigore della legge (2007).
“Non intendiamo – ha detto D´Alema, che ha presentato l´iniziativa insieme al vicepresidente Giuseppe Esposito (Pdl) – stravolgere l´impianto della legge 124, ma solo apportarvi correzioni che possono migliorarla sulla base della nostra esperienza”. Sui tempi per la discussione in Parlamento D´Alema ha precisato: “Chiederemo la sede legislativa per accelerare al massimo l´esame”.
 
Cosa prevede
I punti più importanti della proposta di legge sono il rafforzamento dei poteri di vigilanza e di controllo per il Copasir; un rafforzamento anche del ruolo di coordinamento delle due agenzie di intelligence (Aisi e Aise) da parte del Dis (Dipartimento informazioni sicurezza); poi, sul piano delle linee operative che competono alle agenzie anche una maggiore attenzione alla minaccia cibernetica.
 
Uno dei punti della proposta di legge targata Copasir riguarda il tema delicato del segreto di Stato, che è di competenza esclusiva del presidente del Consiglio. “Il segreto di Stato deve essere uno strumento assolutamente eccezionale”, ha affermato d´Alema, “da utilizzare in casi straordinari” e in cui sia a rischio la sicurezza nazionale: è indispensabile che in queste circostanze vi sia una “condivisione delle valutazioni” che sono alla base delle “ragioni essenziali” per le quali viene opposto dal presidente del consiglio con il Comitato di controllo parlamentare. La proposta di legge del Comitato prevede su questo aspetto che il presidente e il vice presidente del Copasir in una logica ´bipartisan´ possano aver accesso non solo alle ´ragioni essenziali´, come avviene oggi alla luce della normativa vigente, bensì “all´intero quadro informativo” in possesso del presidente del consiglio. E´ ovvio che il comitato opera sotto lo stretto obbligo di riservatezza imposto dalla legge.
 
Nella proposta di legge il Copasir non interviene sul modello ´binario´ che definisce l´attuale architettura dell´intelligence italiana e i compiti delle due agenzie Aisie Aise. “Non interveniamo – ha precisato D´Alema – sulla struttura binaria dell´intelligence che prevede una distinzione dei compiti tra Aisi e Aise, ma puntiamo a rafforzare il potere di coordinamento del Dis e razionalizzare le strutture con la gestione unitaria degli approvvigionamenti e dei servizi logistici, con conseguente risparmio di risorse umane e finanziarie”.
 
Il secondo punto importante del provvedimento – ha proseguito il presidente del Copasir – è il rafforzamento della sicurezza informatica con l´attribuzione al Dis del compito di coordinare le attivita´ di ricerca informativa. Su questo – ha evidenziato – c´e´ una scopertura normativa con una frantumazione di competenze che vanno invece concentrate in quanto il rischio di aggressioni informatiche e´ alto”.
 
Inoltre, la proposta punta a rafforzare i poteri di controllo del Parlamento sull´intelligence, attraverso il Copasir. Il Comitato, ha ricordato D´Alema, “non è una commissione d´inchiesta, ma chiediamo che esso sia titolare della richiesta di svolgimento di inchieste interne”. Tra le modifiche contenute nella proposta di legge anche quella che punta a ricondurre sotto il controllo parlamentare anche l´attivita´ di intelligence svolta da organismi non appartenenti al sistema di informazione per la sicurezza, come ad esempio il Ris delle Forze Armate
 
Con l´articolo 5 della proposta di legge il Copasir punta inoltre a modificare l´art.30 della legge in vigore, prevedendo che “sia anche compito del Comitato accertare che funzioni attribuite dalla legge n.124 a Dis, Aisi e Aise, non siano svolte da nessun altro ente, organismo o ufficio e verificare che organismi non appartenenti al sistema di informazione per la sicurezza, come è ad esempio il reparto informazioni e sicurezza della Stato maggiore della Difesa (Ris), operino nel rispetto della legge, che a quest´ultimo attribuisce esclusivamente compiti di carattere tecnico militare e di polizia militare, nonchè le attività informative ai fini della tutela dei presidi e delle attività delle forze armante all´Estero”.
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