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La Camera approva il ddl anticorruzione

La Camera ha approvato con 354 sì, 25 no e 102 astenuti il Ddl corruzione che ora passa all´esame del Senato. Approvazione con avvertimento, viste le 102 astensioni tra leghisti, responsabili e deputati di maggioranza. E, in media, almeno 50 voti in meno dai banchi di maggioranza a favore del provvedimento rispetto alle tre votazioni di ieri sulla fiducia posta dal governo su altrettanti articoli della legge.
 
Ieri la Camera ha votato incandidabilità dei condannati, traffico di influenze, riscrittura del reato di concussione. A votare oggi sono stati 481 deputati. Fra le diverse assenze, anche quelle dei segretari di Pdl e Pd, Angelino Alfano e Pier Luigi Bersani.
A favore della legge oggi hanno votato 354 deputati, a fronte dei 461, 431 e 430 sì alla fiducia espressi ieri. Le astensioni sono state oggi 102 mentre ieri nelle tre votazioni erano risultate, rispettivamente, 7, 38 e 25. Da ultimo, i voti contrari alla legge anticorruzione sono stati 25, mentre contro la fiducia si erano espressi prima 75, poi 71 e infine 70 deputati. Ieri la Camera ha detto sì alla fiducia posta dal governo sulle questioni più controverse: incandidabilità dei condannati, traffico di influenze, riscrittura del reato di concussione.
 
Soddisfazione è stata espressa dal ministro della giustizia Paola Severino: “Apprezzo la ragionevolezza e lo spirito di chi ha votato la fiducia”. “Spero di essere smentito ma dopo l´intervento dell´onorevole Cicchitto temo che il ddl anticorruzione non sarà approvato dal Senato prima della fine della legislatura”, ha commentato il presidente della Camera Gianfranco Fini, dopo l´approvazione in aula a Montecitorio del provvedimento. Cicchitto aveva detto: “E´ auspicabile che al Senato questo disegno di legge abbia alcune modifiche, in primo luogo per quello che riguarda il traffico di influenza perché esso rischia di dare ai pubblici ministeri una discrezionalità del tutto eccessiva”.


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