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Oggi nomine Rai e Agcom. Slitta il decreto sviluppo

In Cdm oggi si decide sulle nomine Rai e Agcom. E tra gli incarichi che verranno assegnati potrebbe esserci anche il nome del nuovo comandante generale della guardia di finanza. Ieri sera c´è stata una lunga riunione tra Mario Monti, Corrado Passera e Vittorio Grilli, durata almeno un´ora, mentre gli altri ministri aspettavano che iniziasse il Consiglio. Poi la decisione: rinviare il decreto sviluppo, e neanche a oggi, come sembrava in un primo momento, ma oltre. E intorno al provvedimento annunciato da Passera si consuma forse lo scontro più violento all´interno del governo dall´insediamento.
 
Il primo stop al decreto sviluppo
La prima battuta d´arresto al decreto è arrivata già mercoledì, dal viceministro all´Economia Vittorio Grilli per bocca della ragioneria generale dello Stato: troppo costoso, non ci sono le coperture, e se si dovrà approvare, Passera dovrà rinunciare a parecchie misure: il raddoppio a un milione del tetto per le compensazioni tra debiti e crediti, il maxi-incentivo per le imprese che investono in ricerca.
 
Il secondo stop
Sarebbe arrivato questa mattina, con la decisione preda dal sottosegretario Antonio Catricalà – segretario del Cdm – di espungere anche dal ´fuori sacco´ il decreto. Fino alla riunione a tre, dai toni particolarmente accesi tra Grilli e Passera, che ha ritardato di oltre un´ora l´inizio del Consiglio dei Ministri: e nella riunione del decreto non vi è stata traccia.
 
Una possibile lettura
Ma il problema è che fonti di governo fanno notare maliziosamente cosa abbiano in comune Grilli e Catricalà: “Il primo è sottosegretario di Monti-premier, il secondo è viceministro di Monti-ministro dell´Economia”. La conclusione del ragionamento di queste fonti è facile: è lo stesso Monti a frenare l´iniziativa di Passera. Perchè – chiariscono a scanso di equivoci – “se Monti volesse varare il provvedimento non sarebbe certo l´opposizione di Catricalà e Grilli, suoi vice, a fermarlo”. Una lettura non univoca, perchè altre fonti fanno invece riferimento al “potere autonomo” del ministero dell´Economia, ovvero quei dirigenti da anni a via XX Settembre. In ogni caso, assicurano fonti di governo, il provvedimento prima o poi la luce la vedrà e dal ministero dello Sviluppo spiegano che per ora l´opzione di depotenziare il decreto Passera non l´ha presa in considerazione: “Questo non è il provvedimento di Passera, è un provvedimento necessario al Paese e il rapporto tra Monti e Passera è inscalfibile. Se ci sono problemi di copertura, il nostro atteggiamento è semplicemente quello di provare a risolverli cercando altre strade, non certo quello di sbattere i pugni sul tavolo…”.
 
La riunione a palazzo Chigi
E probabilmente le ´altre strade´ sono state cercate già da ieri sera, nella lunga riunione a palazzo Chigi sempre con Monti, Passera e Grilli. Nella quale però si sarebbe parlato anche di nomine: Authorities, ma anche Rai. Visto che Passera è anche ministro per le Comunicazioni. Alcuni incarichi dovrebbero essere assegnati già oggi, e fra questi potrebbe esserci anche il nome del nuovo comandante generale della guardia di finanza.
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