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I dubbi di Alemanno su Berlusconi

Il sindaco di Roma ed esponente del Pdl, Gianni Alemanno, in una intervista a Repubblica, considera “poco digeribile da chi ha acquisito una sua presenza e una sua forza politica al di là del partito carismatico delle origini, cambiare il nome  del Pdl in Forza Italia.
 
Ma il primo cittadino della Capitale ha dubbi anche sull´intenzione di Silvio Berlusconi di candidarsi nuovamente a premier: “Un anno fa abbiamo eletto Alfano segretario con la chiara indicazione di una successione a Berlusconi. Poi un mese fa c´è stato un ufficio di presidenza in cui si è deciso di fare le primarie. Oggi non possiamo dire ´Scusate, abbiamo scherzato´, torna Berlusconi. In un partito come minimo per un cambiamento del genere si riuniscono di nuovo gli organi e si discute. Altrimenti così diventa tutto incomprensibile”. Le primarie “si devono fare. Servirebbero anche a Berlusconi per rilanciarsi”.
 
Tuttavia, sull´ipotesi che l´area degli ex An, di fronte alla prospettiva di un ritorno a Fi, molli il partito, Alemanno osserva: “Non mi convince una scomposizione del centrodestra con la destra da una parte e il centro dall´altra. Mi sembra una prospettiva di retroguardia. E poi quale destra? Destra sociale? Liberale? Liberista? Lasciamo perdere”. La soluzione secondo il sindaco di Roma sta nelle liste civiche: “Dobbiamo rompere l´isolamento del Pdl sviluppando un vasto movimento di liste civiche a partire dagli enti locali. Io il 24 luglio lancio la lista ´Rete attiva´ su Roma. E´ una lista locale ma quello che nasce non potrà essere ignorato a livello nazionale”.
 
Per quanto riguarda le prossime elezioni politiche, il sindaco di Roma prevede: “Se emerge, come spero, uno schieramento vincente, è ovvio che abbia il diritto di governare. Altrimenti, se c´è un sostanziale equilibrio, l´ipotesi di una grande coalizione non può essere scartata. In questo scenario si spiega anche la ricandidatura di Berlusconi a premier: fa recuperare voti al Pdl per poi farli pesare nel tavolo della trattativa”. Mario Monti? “Sono in disaccordo con il governo su molte questioni ma per il Pdl è necessario mantenere un rapporto con lui”.


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