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La bizzarra querelle tra Scalfari e MicroMega

Fare parte dello stesso gruppo editoriale non è bastato come attenuante. Il fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari non le ha mandate a dire alla prestigiosa rivista diretta da Paolo Flores D’Arcais, colpevole secondo lui di aver pubblicato un estratto del suo scritto senza autorizzazione e per di più fuori contesto. Per questo ha scritto una dura lettera pubblicata oggi su Repubblica in cui diffida la direzione di utilizzare suoi scritti. Non si è fatta attendere ed è altrettanto secca la replica di MicroMega in questa nota stampa che ricostruisce anche la vicenda.
 
“Oggi, martedì 31 luglio, nella rubrica delle lettere del quotidiano ´La Repubblica´ è comparsa la seguente lettera a firma di Eugenio Scalfari”, spiega la nota. “Nell´ultimo fascicolo della rivista Micromega viene pubblicato un ampio dibattito sulla indagine della Procura di Palermo relativa alle eventuali trattative tra lo Stato e la mafia. Nell´ambito di questo dibattito la direzione di quella rivista ha anche pubblicato un breve brano tratto da un mio scritto, che non ha nulla a che vedere con quel dibattito e la cui pubblicazione non mi è stata né richiesta né tanto meno da me autorizzata. Diffido pertanto la direzione di MicroMega di utilizzare miei scritti senza avermene preventivamente chiesto il permesso; permesso che – lo dico fin d´ora – non sarà mai comunque concesso”.
 
La nota di ´MicroMega´ prosegue: “Non volendo imbarcarsi in fin troppo facili polemiche, MicroMega si limita a ricordare di aver utilizzato più volte citazioni, anche molto più lunghe, di numerosi autori, in conformità alle vigenti leggi sul diritto d`autore e alla convenzione di Berna, confortata infine anche da un parere legale dello studio ´Ripa di Meana e associati´, chiesto nel 2008 dal Gruppo Espresso a nome di MicroMega, testata del Gruppo. Alle disposizioni vigenti MicroMega continuerà a conformarsi anche in futuro. Una lettera con questi identici contenuti è stata inviata dal direttore di MicroMega alla rubrica delle lettere di La Repubblica”.


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