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La Cina avverte: “Possibile intervento dell’Occidente in Siria”

La bozza di risoluzione dei Paesi occidentali alle Nazioni Unite per imporre sanzioni alla Siria mirava in realtà a ottenere il via libera per un intervento militare nel Paese. Questa è stata la denuncia del “Quotidiano del Popolo”, organo ufficiale del Partito comunista al potere in Cina.
 
Il documento presentato da Francia, Stati Uniti, Germania, Portogallo e Regno Unito, che è stato bloccato questo giovedì soltanto dalla Cina e Russia, minacciava sanzioni economiche nei confronti di Damasco se le forze siriane non avessero smesso entro dieci giorni di usare le armi pesanti contro l´opposizione. Ma secondo il quotidiano cinese, “tentando di far passare questa bozza di risoluzione al Consiglio di Sicurezza dell´Onu, l’Occidente voleva il via libera per un intervento militare”.
 
Questa interpretazione, condivisa dall’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, è stata seccamente respinta dall’ambasciatore francese e dai suoi colleghi dei Paesi occidentali. La Cina è contraria al fatto che “tutte le nazioni si appoggino a una cosiddetta ‘responsabilità di protezione’ come base per questo neo-interventismo e per promuovere i cambiamenti di regime”, ha sottolineato il “Quotidiano del Popolo”. Questa tendenza “non contribuisce solamente alla militarizzazione delle relazioni internazionali, ma nuoce inoltre gravemente alla società e all´economia dei Paesi coinvolti” da questi interventi, ha considerato l’organo di stampa ufficiale.


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