Approvata la delibera che istituisce il registro delle unioni civili del Comune di Milano dopo un Consiglio comunale durato quasi dodici ore. 27 i voti favorevoli, 7 quelli contrari e 4 astenuti. La delibera approvata istituisce un registro a cui possono iscriversi le coppie di fatto, sia etero che omosessuali, ed è stata riveduta rispetto alla versione originale dopo un faticoso lavoro di mediazione tra laici e cattolici, fuori e dentro la maggioranza.
Nel testo varato da Palazzo Marino, su proposta Pdl, è stato cancellato il termine “famiglia anagrafica” ed è stato sostituito con “unione civile” per sottolineare “la differenza tra coppie di fatto e famiglia tradizionale”.
“Abbiamo ridotto lo spread sull´Europa dei diritti civili” ha commentato il sindaco di Milano Giuliano Pisapia che poi ha aggiunto: “Escludo che questa delibera apra alla possibilità di matrimoni gay”. “Per avere i matrimoni gay servirebbe una legge del Parlamento, ha concluso il sindaco.
“Da oggi a Milano ci sono più diritti” ha commentato via Twitter il sindaco Giuliano Pisapia. Qualche ora prima aveva precisato, per rassicurare l´ala cattolica del Pd orientata verso l´astensione, che il provvedimento non apre la strada alle nozze omosessuali. La svolta è arrivata alle 3.43 dopo un lungo dibattito.