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Napolitano si racconta a Repubblica

Una intervista a tutto tondo in cui il capo dello Stato si racconta e passa in rassegna i principali temi dell’agenda politica di oggi e di domani. La conversazione pubblicata oggi da Repubblica tra il suo fondatore Eugenio Scalfari e il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano fa il punto sul suo settennato, sulle sue scelte politiche, sull’Italia, sul futuro del Paese.
 
Il capo dello Stato non si sottrae a una domanda sulla riforma della Costituzione. Si può passare dalla Repubblica parlamentare a quella presidenziale con un emendamento e nel quadro delle modifiche previste dall´articolo 138? “Non mi pronuncio – risponde Napolitano – nel merito di progetti volti a cambiare l´architettura costituzionale, ma occorre in ogni caso una visione ponderata dei nuovi equilibri da stabilire tra le istituzioni e tra i poteri, una visione ponderata alla luce di fondamentali principi e gara, una visione ponderata alla luce di fondamentali princìpi e garanzie. E´ stata appena presentata la proposta della elezione di una Assemblea costituente, e dopo trent´anni di tentativi abortiti di riforma costituzionale non si può negare – sottolinea il Presidente – che questo approccio abbia una sua motivazione. Tocca al Parlamento valutare quella e altre proposte”.
 
Bolla come “Sciocchezze o peggio pura demagogia´ l´ipotesi di un´uscita dell´Italia dall´euro. Il rapporto, poi, tra l´Italia e la Germania al di là dei “disaccordi non lievi” sulle soluzioni per la crisi economica “rimane un pilastro fondamentale della costruzione europea”.
Torna sui difficili giorni dell’ultima fase del precedente governo e sulla scelta di nominare Mario Monti presidente del Consiglio “ispirata dalla necessità di risolvere una crisi politica senza sbocco”.
E, confessa, di contare “i giorni alla rovescia fino al maggio del ´13”, confermando quanto era stato fatto trapelare dal Quirinale già ieri sul fatto che il Capo dello Stato non si ritiene in corsa per una ricandidatura al Colle ma considera esaurita la sua esperienza lì con la naturale scadenza del mandato nel 2013.


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