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Spagna, scontri a Madrid nella “marcia nera” dei minatori

Tensione a Madrid. I tagli ai sussidi hanno scatenato la protesta dei minatori, che hanno lanciato sassi, bottiglie e petardi contro la polizia in tenuta anti-sommossa, la quale ha reagito sparando proiettili di gomma. Il bilancio degli scontri tra giovani manifestanti e agenti è ora di 76 feriti.
 
Le forze dell´ordine si sono difese con i propri scudi dal lancio di oggetti e hanno sparato in aria i proiettili di gomma per disperdere la folla. “C´è stata una carica di fronte al ministero dell´Industria”, ha informato un portavoce della polizia di Madrid. Cinque persone sono state arrestate. A poche centinaia di metri di distanza, un altro gruppo di manifestanti, all´esterno dello stadio del Real Madrid (il Santiago Bernabeu), ha lanciato pietre e lattine contro gli agenti. 
 
A centinaia di minatori che avevano camminato più di 400 chilometri, provenienti dalle regioni settentrionali, si sono unite masse di lavoratori di altri settori, la maggior parte dei quali pacifici. “Unitevi alle nostre lotte con i minatori”, si leggeva su uno degli striscioni esposti all´esterno del ministero dell´Industria. Alcuni degli operai intervenuti alla manifestazione avevano trascorso più di una settimana sotto terra nelle miniere per protestare contro i drastici tagli del supporto dello stato da cui il settore dipende.
 
Non sono i primi scontri tra minatori e polizia in oltre un mese di proteste nelle città minerarie del nord in seguito alla decisione di Madrid di tagliare i sussidi all´industria dai 301 milioni di euro dello scorso anno ai 111 attuali. I sindacati hanno denunciato che queste decisioni distruggeranno l´industria mineraria, che si fonda sui sussidi statali per reggere l´urto delle importazioni a prezzi più concorrenziali: a rischio ci sono 8.000 posti di lavoro, 30mila considerando anche l´indotto.
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