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Trattativa Stato-mafia: Berlusconi si nega ai pm di Palermo

Convocato come testimone dai pm di Palermo nell´ambito dell´inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, l´ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, secondo quanto scrivono alcuni quotidiani, non si sarebbe presentato a causa di “impegni già assunti in precedenza”. L´incontro tra l´ex premier e i magistrati era stato fissato per lo scorso 16 luglio, ma il colloquio è stato rinviato a data da destinarsi.
 
I pm che indagano sulla trattativa vogliono risalire al ruolo ricoperto da Marcello Dell´Utri, verificando il quadro di alcune spese fatte da Berlusconi per conto del senatore del Pdl Dell´Utri, tra le quali l´acquisto, per 20 milioni, di una villa. Secondo la procura di Palermo Dell´Utri sarebbe diventato il referente di Cosa nostra dopo l´omicidio di Salvo Lima nel marzo del 1992. Le indagini sulla presunta trattativa tra stato e mafia vedono indagati anche l´ex presidente del Senato Nicola Mancino, il senatore Calogero Mannino e gli ufficiali dell´Arma Mario Mori e Antonio Subranni. Sempre secondo le indiscrezioni, l´ex presidente del Consiglio non si sarebbe presentato a Palermo perchè impegnato in una riunione con esperti di economia a Villa Gernetto, in Brianza.
 
Intanto  questa mattina al palazzo di Giustizia di Palermo, intanto, si è aperto il processo d´appello nei confronti di Marcello Dell´Utri accusato di concorso esterno in associazione mafiosa.
E ad esser convocata come testimone dai pm palermitani che indagano sulla presunta estorsione messa a segno dal senatore del Pdl Marcello Dell´Utri nei confronti dell´ex presidente del Consiglio è anche Marina Berlusconi, figlia dell´ex premier.


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