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Difesa, le nuove regole sulla Golden share

Nel Consiglio dei Ministri n.42 del governo Monti si è discusso anche di Golden Share. Il Premier ha sottoposto per informativa al Consiglio dei Ministri un provvedimento di sua iniziativa che definisce il regolamento per l´individuazione delle attività di rilevanza strategica per il sistema di difesa e sicurezza nazionale. In altre parole, il provvedimento – spiega Palazzo Chigi in una nota al termine del consiglio dei ministri – definisce il perimetro e i contenuti del possibile esercizio dei poteri concessi dal decreto sulla golden share.
Il provvedimento rende possibile l´applicazione dei poteri speciali delegati al Presidente del Consiglio su proposta del Ministro della difesa e, qualora si tratti di aziende controllate dallo Stato, su proposta del Ministro dell´economia e finanze.
In base alla legge n. 56 dell´11 maggio 2012, il presupposto dell´esercizio di tali poteri è l´esistenza di una minaccia di “grave pregiudizio” per gli interessi essenziali della difesa e sicurezza nazionale.
 
In particolare darà attuazione ai poteri speciali del Tesoro come azionista di riferimento di Finmeccanica.
“Nella sostanza, – spiega Palazzo Chigi – il Presidente del Consiglio può esercitare i propri ´poteri speciali´ attraverso imposizione di specifiche condizioni all´acquisto di partecipazioni; veto all´adozione delle più significative delibere societarie o apposizione di specifiche condizioni, se sufficienti a garantire adeguata tutela; opposizione all´acquisto di partecipazioni che raggiungano un livello tale da compromettere gli interessi protetti secondo valutazioni da operare caso per caso, non essendo possibile ricorrere a fattispecie astrattamente predeterminate (esempio: fissazione di soglie minime di rilevanza)”.
Successivamente il decreto sarà sottoposto al parere del Consiglio di Stato e comunicato alle competenti Commissioni prima della sua adozione.


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