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Russia, un rogo contro Madonna

Un rogo che ricorda il triste periodo della Santa Inquisizione. I rappresentanti dell´Unione dei portabandiera ortodossi hanno bruciato un poster con una foto della cantante Madonna, che è in Russia per una serie di concerti ed è già andata incontro a roventi critiche e persino a un allarme attentato, lanciato dall´ambasciata americana a Mosca. “Non siamo contro le persone: noi siamo contro il peccato”, ha spiegato il capo dell´Unione, Leonid Simonovich-Niksic dopo il rogo organizzato presso la Cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca.
 
Alla base della lugubre cerimonia sembrerebbe esserci l´appoggio di Madonna alla band punk “Pussy Riot”, le cui componenti rischiano il carcere con l´accusa di teppismo e incitamento all´odio religioso per aver suonato una ´preghiera punk´ anti-Putin nella cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca a febbraio. Il poster raffigurava la pop star seduta su un trono.
“Si siede come una sorta di imperatore” ha detto Simonovich-Niksic, che dopo il rogo ha proclamato. “E´ volata giù all´inferno: abbiamo scacciato il Demone”.
 
L´Unione dei “portabandiera” ortodossi è una organizzazione operante sul territorio russo fin dal 1992: il suo obietivo è rinforzare e propagare la fede ortodossa, restaurare la monarchia assoluta e rilanciare la coscienza nazionale russa e il patriottismo imperiale in tutto il paese.


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