I gemelli Cameron e Tyler Winklevoss sono tornati. C’era da aspettarselo. I due giovani che fecero causa a Mark Zuckerberg per aver copiato Facebook da una loro creazione (ConnectU), tornano alla ribalta finanziando SumZero, un social network, ma d’élite. Si perché questa volta non ci sono più vecchi amici da ritrovare ed esperienze da condividere, ma solo progetti da finanziare. Come leggiamo su Wall Street Journal, Sum Zero ha alcuni punti in comune con le prime versioni di Facebook. Innanzitutto l’esclusività, che come sostiene Narendra, uno dei suoi fondatori, rappresenta la chiave per il successo.
Sum Zero è infatti un social creato per gli investitori professionisti, che dietro un pagamento di 129 dollari al mese potranno accedere a una serie di progetti e decidere se e quali finanziare. Ma per diventare membri gli investitori dovranno essere dei “buy Siders”, mentre non sono ammessi i “sell siders”, come le banche di Wall Street. Sum Zero rappresenta il primo investimento della Winklevoss Capital, la società fondata dai gemelli Tyler e Cameron Winklevoss grazie ai 65 milioni di dollari guadagnati dalla causa con il colosso Facebook.
Il sito però risale al 2008, anno in cui fu fondato dai loro ex-colleghi ad Harvard Divya Narendra e Aalap Mahadevia. E a quattro anni dalla sua fondazione conta 7.500 membri, che, a differenza degli investitori, utilizzano il sito gratuitamente. Unico limite? Per garantirsi l’accesso anche al materiale pubblicato dagli altri, i membri devono presentare regolarmente le loro idee, con una pausa massima di sei mesi.
I fratelli Winklevoss e Narendra divennero noti al pubblico grazie al film “The Social Network” (2010) che ha descritto la nascita delle controversie con Facebook. A selezionare i progetti da finanziare c’è proprio Divya Narendra, il giovane prodigio di Harvard, artefice insieme ai due gemelli del progetto originario di Connect U.
