“Siamo tutti Sallusti”? Da Enrico Mentana a Ferruccio de Bortoli, passando per Lucia Annunziata ed Ezio Mauro, i direttori dei giornali hanno espresso la loro solidarietà per il direttore del Giornale. Il segretario della Federazione nazionale della stampa, Franco Siddi, ha definito la condanna “sconvolgente” confidando nella solidarietà unanime di tutti i giornalisti: “Oggi dobbiamo sentirci tutti condannati come Sallusti”.
Ma cosa accade quando la casta, quatta quatta, si ritira a cinguettare? Impossibile non notare note discordanti.
Le confessioni del deputato del Pdl, Renato Farina, hanno riacceso la polemica. Il commento più duro è giunto dal direttore di La7, Enrico Mentana, che ha risposto con un durissimo tweet: “Farina confessa: ‘L´articolo l´ho scritto io, me ne assumo la responsabilità morale e giuridica’. Ora è troppo tardi, infame”, attacca Mentana su Twitter.
Tutti d’accordo sull’eccessiva gravità della pena per il direttore del Giornale. Un paese dove si rischia il carcere per omesso controllo “è da Cina popolare”(@mattiafeltri), “da paese delle banane” (@christianrocca). Ma c’è altro.
Per il giornalista della Stampa, il carcere sarà anche da Cina popolare “ma non rettificare e non chiedere scusa è uno schifo troppo frequente”, scrive il figlio di Vittorio Feltri su Twitter.
C’è chi poi, come Christian Rocca, si dissocia nettamente: “Posto che la galera per omesso controllo è da paese delle banane, una cosa grave: No, non siamo tutti Sallusti. Semmai siete tutti Sallusti”, scrive Rocca, il direttore di ‘IL’, il mensile del Sole24ore, già inviato del Foglio di Giuliano Ferrara
Dello stesso parere è Daniele Chieffi, giornalista ed autore di un blog su Linkiesta, che ha scritto un post dal titolo: “No, non siamo tutti Sallusti”. “Dov’è il reato d’opinione?- scrive Chieffi – La notizia era falsa, diffamatoria per il giudice, l’articolo era scritto da un personaggio radiato dall’ordine dei giornalisti, coperto, in modo illegittimo, dallo stesso direttore che poi non ha visto i lanci di agenzia e e non ha pubblicato la rettifica”.“Cambiamo le pene, rivediamo la legge ma non abdichiamo alla legalità e al rispetto della legge e delle più elementari norme di deontologia professionale”, conclude il giornalista dell’Linkiesta
E per Stefano Cappellini (@il_cappellini), capo redattore del Messaggero, “garantismo è contestare la pena di Sallusti, non la condanna: l´articolo di Farina non è ´opinione´, è un impubblicabile vomito di falsità”.