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Ecco la bozza del decreto crescita

Cinquanta punti per crescere. È questo il numero degli articoli del decreto crescita su cui sta lavorando il ministero dello Sviluppo, contenente misure sostanziali per tenere il passo con l’economia mondiale come l´Agenda digitale e le start up innovative. La bozza, anticipata dall’agenzia TMNews, potrebbe ricevere un primo giro di tavolo al Consiglio dei Ministri di oggi e non è escluso che si arricchisca di ulteriori capitoli come le semplificazioni che fanno capo al dicastero della Funzione pubblica. Il governo con il decreto, viene scritto, “promuove lo sviluppo dell´economia e della cultura digitali, definisce politiche di incentivo alla domanda di servizi digitali e favorisce l´alfabetizzazione informatica, nonché la ricerca e l´innovazione tecnologiche, quali fattori essenziali di progresso e opportunità di arricchimento economico, culturale e civile”.
 
In arrivo, si legge nella bozza, una legge biennale per l´incentivazione e lo sviluppo dei servizi digitali: “Ogni due anni, entro il 30 aprile, il Governo, su proposta del Ministro dello sviluppo economico presenta alle Camere il disegno di legge annuale per l´incentivo e lo sviluppo dei servizi digitali”. Tra le altre cose il disegno di legge punta a rimuovere gli ostacoli “legislativi e amministrativi allo sviluppo dei servizi digitali” e a “promuovere in tutti i settori di competenza della pubblica amministrazione lo sviluppo di tali servizi”.
 
Tra le novità, anche il documento digitale unificato. Sullo stesso supporto elettronico saranno unificate “la carta d´identità elettronica con la tessera sanitaria”. Oltre a questo il decreto prevede anche il domicilio digitale del cittadino: “E’ facoltà di ogni cittadino indicare alla pubblica amministrazione un indirizzo di posta elettronica certificata” conservato presso l´Anagrafe nazionale della popolazione residente. Dal primo gennaio 2013 le amministrazioni pubbliche comunicano con i cittadini solo tramite il domicilio digitale dichiarato. Prevista anche la modalità elettronica per le tessere di riconoscimento rilasciate dalle pubbliche amministrazioni al personale in servizio.
 
Arriva anche l´Anagrafe nazionale della popolazione residente, “per accelerare il processo di automazione amministrativa e migliorare i servizi per i cittadini, le imprese e le pubbliche amministrazioni, riducendone i costi connessi”. L´Anagrafe subentra, “per tutte le finalità previste dalla normativa vigente, alle anagrafi della popolazione residente tenute dai comuni”. Inoltre per contenere i costi del censimento della popolazione, dal 2016 il censimento della popolazione e delle abitazioni “è effettuato dall´Istat con cadenza annuale”.
 
“L´Istat – si legge nella bozza – svolge nel triennio 2013-2015 le attività preparatorie all´introduzione dei censimenti come indagine statistica a cadenza annuale, definendone le metodologie e le modalità di esecuzione. Al fine di rafforzare l´integrazione a livello territoriale delle informazioni contenute nelle basi dati delle amministrazioni pubbliche e di queste con i dati statistici, e in particolare con i dati censuari, l´Istat realizza e aggiorna annualmente l´Archivio nazionale delle strade e dei numeri civici applicando metodi di georeferenziazione dei singoli numeri civici”.
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